Contributi e finanziamenti agevolati: gli aiuti agli alluvionati
Le condizioni climatiche fortemente sfavorevoli in alcune zone del territorio, come ultimamente sono state le alluvioni, stanno spingendo verso una riorganizzazione dello stanziamento dei fondi, e una ristrutturazione delle offerte di prestiti e finanziamenti con condizioni agevolate.
La costante, indipendentemente dalla zona in cui si verifica l’alluvione è rappresentata da una maggiore partecipazione o dall’avvio di iniziative di raccolte fondi da parte delle banche maggiormente presenti sul territorio, o che vantano, sempre localmente, una maggiore storia o tradizione (come ad esempio la Carige per Genova e Liguria oppure il Banco Popolare per la Regione Veneto).
Le agevolazioni sui prestiti causa alluvione
La prima agevolazione è legata alla possibilità di poter sospendere le rate di rimborso di mutui o prestiti in corso. L’obiettivo è quello di liberare delle risorse per poter fronteggiare l’emergenza, e gli esborsi di riacquisto di alcuni beni. Per una buona parte di beni acquistabili inoltre si può accedere a prestiti agevolati, dedicati proprio a chi è stato vittima dell’alluvione.
Spesso per velocizzare le procedure ai richiedenti non vengono richiesti documenti particolari, sono garantite istruttorie rapide nell’approvazione, e sono accettate anche le autocertificazioni sulla perdita di valore subita a causa della calamità naturale.
Bisogna però sempre informarsi presso le filiali delle banche presenti sul territorio, e richiedere i regolamenti e le condizioni applicate, proprio a causa dell’eccezionalità dell’evento e della sua caratteristica obbligatoriamente di tipo solo territoriale.
Meglio essere celeri sia perché il funzionamento di questi prestiti agevolati avviene entro un plafond appositamente stanziato, e sia perché sono stabiliti dei termini fissi di adesione, altrimenti si rischia seriamente di essere tagliati fuori (vedi anche Prestiti per pagare le tasse).
Fondi europei e regionali
I Paesi colpiti dalle calamità naturali beneficiano anche di forme di incentivi europei, che vengono, di fatto, stanziati sempre tramite le regioni stesse o dalle Camere di commercio (soprattutto per quanto riguarda le imprese).
A riguardo sono previsti stanziamenti anche per l’esecuzione di opere atte a prevenire ed eventualmente ridurre gli effetti disastrosi dovuti ad una alluvione. Generalmente si tratta di finanziamenti a fondo perduto, che vanno a coprire il 50% o il 60% del totale delle spese sostenute. Questi contributi vengono erogati a seguito dell’adesione agli specifici bandi, che hanno carattere temporaneo, per cui bisogna informarsi presso le proprie camere di commercio o gli uffici preposti a livello regionale.
Per i privati invece si rimane, nella maggior parte dei casi, ancora una volta sul piano delle moratorie di sospensione del pagamento delle rate dei prestiti in corso.
Danni calamità naturali
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