Cambiale ipotecaria: una valida alternativa al mutuo?

Cambiale ipotecaria: cos’è e come funziona

Dato per scontato che la cambiale costituisca un titolo di credito dotato di una elevata garanzia, verrebbe da domandarsi perché ci dovrebbe essere la necessità di “incorporare” un’altra garanzia dotata di grande forza come l’ipoteca, dando luogo alla cosiddetta cambiale ipotecaria. Nella pratica, questa, costituisce una situazione molto particolare, che supera alcune limitazioni che invece sono intrinseche nella garanzia ipotecaria in sé (come quella che assiste i mutui).

Perché sceglierla?

Una peculiarità di questa tipologia di cambiale è intrinseca nel suo funzionamento, che consente il trasferimento e la circolazione della garanzia data dall’ipoteca, inglobata nella cambiale, con il possesso del titolo di credito stesso, senza che ci sia la necessità di provvedere a successive trascrizioni da farsi nei registri immobiliari (vedi anche Finanziamento ipotecario).

Infatti solo al momento dell’emissione si dovrà annotare l’ipoteca sulla cambiale e nel registro, ma successivamente non si provvederà più ad altre annotazioni, e con le girate si trasferisce anche la garanzia stessa sull’immobile indicato per l’iscrizione di ipoteca.

Quindi se il debitore non paga, è colui che ha in mano la cambiale ad avere priorità per l’azione di pignoramento, così da soddisfare il proprio credito (vedi anche Pignoramento cessione dello stipendio).

Formalità e prescrizione

Deve, innanzitutto, essere immediatamente riconoscibile che si tratti di cambiali ipotecarie. Proprio per questo è necessario utilizzare l’apposito modello (disponibile anche in forma di fac simile). Il termine di prescrizione è breve, fissato in 3 anni. E’ poi suscettibile, come già accennato, nella formula della girata, e può essere accompagnata anche dall’introduzione della firma dell’avallante.

Quanto costa?

Considerate le formalità da assolvere (in primis per provvedere all’iscrizione di ipoteca), è abbastanza evidente che il costo non è modesto. Nel particolare, oltre al bollo delle cambiali che è pari al 12 per mille (da applicare all’importo riportato sulla cambiale stessa), bisogna aggiungere l’imposta di iscrizione dell’ipoteca e l’onorario del notaio che dovrà essere interpellato per espletare le varie formalità.

Conclusioni

Nel panorama delle cambiali non rappresenta sicuramente la forma più economica. Può essere usata in caso di acquisto di un immobile (con dilazione effettuata tramite l’emissione di cambiali), in quanto all’acquirente non è possibile accedere ad altre forme di finanziamento. Se viene scelta pensando di trovare qui una tipologia meno onerosa di un mutuo invece la scelta è assolutamente errata.

Approfondimenti

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