Eppela crowfunding: il made in Italy dei prestiti dal basso

Eppela: caratteristiche, funzionamento e commissioni

All’interno della categoria dei ‘prestiti dal basso’, tra le piattaforme di crowdfunding più note del momento, c’è Eppela (gestita da Anteprima srl), che ha fatto della qualità e del made in Italy, un vero e proprio cavallo di battaglia, ed anche la struttura portante del proprio successo. Ad oggi è una delle prime cinque piattaforme che operano in Italia, ed ha scelto di portare i propri principi di funzionamento e di scelta anche all’estero, ed in particolare, in controtendenza rispetto alle principali piattaforme made in Usa, ha deciso di spostare la propria attenzione anche ai cittadini americani.

Cosa distingue la sua piattaforma

Eppela è stata organizzata per sezioni di pertinenza (legate alle varie aree di interesse), tenendo molto alta l’attenzione sull’innovazione di carattere tecnologico, ma senza sacrificare le altre componenti, con accenni anche di carattere sociale, e non solo. Per il resto il funzionamento non si discosta da quello che viene proposto dalle altre piattaforme concorrenti (vedi anche Finanziamenti online) , anche se Eppela è famosa per una fase di valutazione e approvazione dei progetti molto severa, in quanto sono richiesti dei requisiti minimi di qualità medio-alti o di elevata originalità (come ad esempio con il progetto wardrobe). Per questa ragione gli utenti che scelgono di appoggiare un progetto si sentono generalmente molto tutelati.

Come funziona?

Chi ha un progetto che ritiene valido deve sottoporlo al team di valutazione di Eppela, che decide se pubblicarlo sul sito o rigettarlo. Ogni richiesta deve essere accompagnata da un supporto grafico, visivo, ecc, atto a valorizzare e mostrare le potenzialità della richiesta stessa.

Inoltre bisogna specificare sia l’obiettivo di raccolta che la durata per la quale si intende procedere ad essa: infatti anche raggiungendo la cifra di stanziamento, che fa partire il progetto, non si blocca la raccolta che prosegue fino alla scadenza (ragion per cui si può arrivare a budget del 200 o 300% in più rispetto all’importo minimo richiesto).

Se non si raggiunge la cifra target allora le somme versate sono restituite ai finanziatori. Se il progetto viene approvato, con la pubblicazione sono specificate anche le quote minime da sottoscrivere e versare, che sono differenziate così da consentire a ciascuno di scegliere il tipo di privilegio che si intende ottenere diventando finanziatore. Tanto per i proponenti un progetto che per coloro che vogliono finanziarlo, c’è d’obbligo la registrazione. Eppela trattiene, solo se si raggiunge la somma target, il 5% sul totale raccolto, versando la somma netta al proponente del progetto.

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