Cosa sono i finanziamenti diretti?

Finanziamenti diretti: caratteristiche generali e possibili beneficiari

Quando si sente parlare di finanziamenti diretti, ci si ritrova sul campo dei finanziamenti Ue, che per loro natura, ed a seconda dei canali di erogazione, possono essere distinti proprio tra finanziamenti diretti e finanziamenti indiretti. Non è invece valido, per la loro distinzione, il destinatario dei finanziamenti stessi, in quanto entrambe le tipologie di prestiti comunitari possono prevedere la loro concessione tanto a privati quanto ad enti o amministrazioni pubbliche.

Quali sono i finanziamenti diretti Ue?

Rientrano in questa categoria i finanziamenti che la Ue eroga direttamente. Si tratta quindi della porzione più modesta della somma stanziata dalla comunità europea. Ci sono sei categorie che, in modo specifico, possono beneficiare dei finanziamenti diretti: agricoltori, finanziamenti ai giovani imprenditori, ricerca, sostegno dei progetti ONG società civile, Piccole e medie imprese, ed enti pubblici. Le stesse categorie riescono al contempo ad ottenere anche la partecipazione ai finanziamenti indiretti, tramite i bandi di assegnazione emanati dalle regioni di appartenenza.

Come vengono assegnati i finanziamenti diretti Ue?

Come per i finanziamenti indiretti, possono richiederne l’assegnazione solo coloro che sono in possesso dei requisiti minimi richiesti (massimali di spesa ammissibile, spesa minima, tipo di progetto, categoria di appartenenza, ecc).

Generalmente l’assegnazione non sfrutta il classico bando con classifica a punteggio, ma vengono soddisfatte tutte le domande che possiedono i requisiti richiesti, in funzione dell’ordine di presentazione, e logicamente fino all’esaurimento dello stanziamento stesso. Nei rari casi in cui avviene l’assegnazione dei fondi con bando, normalmente si tratta di importi molto elevati, necessari per finanziare delle vere e proprie gare di appalto.

Finanziamento diretto od indiretto?

In entrambi i casi si tratta normalmente di somme erogate a fondo perduto. Nel caso tuttavia dei finanziamenti indiretti sta alla regione stabilire gli importi da destinare ai vari bandi di assegnazione, per ciascun anno. Tuttavia, per evitare degli sprechi, la Ue ha stabilito un criterio secondo il quale, se la regione finanziata non si dimostra “virtuosa”, i fondi europei da assegnare per i periodi successivi vengono ridotti. Perché una Regione si dimostri virtuosa è necessario che esaurisca, entro il termine stabilito nel periodo programmatico, l’intero plafond di stanziamenti che la Ue gli ha assegnato.

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