Finanziamenti regionali: agevolati od a fondo perduto?

Come funzionano i finanziamenti regionali?

Il processo di avanzamento del federalismo, accompagnato da una spending review sempre più stringente, ha lasciato le Regioni con poche risorse, per cui anche quando si sente parlare di finanziamenti regionali, i relativi fondi non sono direttamente forniti dalla stessa Regione. Questa decide infatti solo sull’entità del fondo per ciascun periodo ed i requisiti per poter accedere al bando di partecipazione e assegnazione dei contributi che, nella maggior parte dei casi, vengono forniti nella forma di finanziamenti a fondo perduto.

Caratteristiche dei finanziamenti regionali

La Ue, nella distribuzione del denaro stanziato nei propri fondi, già di per sé finalizzati alla realizzazione di determinati progetti, stabilisce anche le somme che vengono assegnate, per ciascun periodo programmatico, alle differenti regioni.

Importi che, logicamente, tengono conto delle difficoltà economiche, lo stato di arretratezza sul piano della ricchezza ed il tasso di disoccupazione delle varie zone (e ciò spiega perché le varie Regioni ottengono fondi di diverso importo). L’assegnazione dei fondi quindi a monte ha già il suo impiego.

Alla Regione spetta di decidere la percentuale di copertura dei finanziamenti per ciascun settore (ad esempio agricolo, commerciale), le caratteristiche di erogazione legate alla situazione locale (quindi gli investimenti agricoli della Regione Lazio avranno caratteristiche diverse da quelli della Sardegna, Sicilia, ecc).

Le varie regioni possono determinare anche l’entità di possibili agevolazioni ulteriori assegnate a determinate categorie (soprattutto imprenditoria femminile e giovani) e la soglia dell’investimento minimo e massimo ammesso. Tutte queste disposizioni sono sintetizzate dal regolamento di ciascun bando che definisce le linee guida per ciascuna assegnazione. Negli ultimi anni le Regioni hanno fatto sempre più spesso ricorso ai fondi di tipo rotativo, che permettono di proseguire nell’assegnazione dei fondi rimasti inutilizzati, superando le limitazioni di tipo temporale che accompagnano i bandi di assegnazione.

Tipi di finanziamenti regionali

Le forme più utilizzate di finanziamento sono, come detto, quelle a fondo perduto ed i finanziamenti agevolati. Questi ultimi sono molto particolari, in quanto sono soprattutto frutto di accordi che le regioni stringono con le banche più presenti a livello territoriale o, in alcuni casi, direttamente con le associazioni rappresentative delle varie imprese per settore.

Questo genere di finanziamenti prevede principalmente un’ agevolazione nell’accesso ai prestiti (si seguono a grandi linee le caratteristiche dei prestiti di onore), ma spesso si applicano anche dei tassi di interesse meno elevati rispetto a quelli medi. Solo per questo tipo di finanziamenti ci si può rivolgere direttamente alle banche per avere informazioni sull’esistenza di eventuali accordi, mentre in tutti gli altri casi bisogna obbligatoriamente informarsi presso gli uffici regionali o sui siti delle regioni.

Approfondimenti
Finanziamenti Regione Abruzzo
Finanziamenti Regione Basilicata
Finanziamenti Regione Calabria
Finanziamenti Regione Campania
Finanziamenti Regione Emilia-Romagna
Finanziamenti Regione Friuli Venezia Giulia
Finanziamenti Regione Lazio
Finanziamenti Regione Liguria
Finanziamenti Regione Lombardia
Finanziamenti Regione Marche
Finanziamenti Regione Molise
Finanziamenti Regione Piemonte
Finanziamenti Regione Puglia
Finanziamenti Regione Sardegna
Finanziamenti Regione Sicilia
Finanziamenti Regione Toscana
Finanziamenti Regione Trentino-Alto Adige
Finanziamenti Regione Umbria
Finanziamenti Regione Valle d’Aosta
Finanziamenti Regione Veneto

Guida

Torna alla pagina principale Guida ai finanziamenti agevolati.