Finanziamento Pmi: dalle start up agli investimenti di settore

Prestiti bancari, Ue e regionali: guida ai finanziamenti alle piccole e medie imprese

L’economia reale non può ‘girare’ senza una struttura dell’apparato produttivo e commerciale sano e solido che, in realtà come quella italiana, vede il maggiore contributo proprio da parte delle piccole e medie imprese. Da qui negli ultimi anni è maturata la consapevolezza che, per poter garantire un futuro alla salute economica ed a quella occupazionale del nostro Paese, non si può fare a meno di sostenere le aziende con queste caratteristiche, passando soprattutto attraverso i finanziamenti alle Pmi, ovvero a quelle tipologie di prestito che sono create proprio pensando alle necessità delle piccole e medie imprese, ma senza trascurare quanto viene dettato dai cambiamenti legati al progresso.

Finanziamenti pmi a fondo perduto o agevolati

I finanziamenti per pmi possono essere destinati alla fase di start up, oppure al sostenimento di alcune forme di investimento considerate particolarmente importanti, come la digitalizzazione, l’e-commerce, ecc. Ovviamente se si tratta di imprese agricole i finanziamenti saranno legati a specifiche forme di investimento, così come quelli diretti al commercio, ecc.

I finanziamenti sono disponibili sia nella forma di prestiti a tassi agevolati od a condizioni agevolate di accesso (frutto di accordi tra le associazioni e le banche più attive a livello territoriale e nazionale) che a fondo perduto. Questi ultimi vengono quasi sempre ormai ispirati al principio “in minimis” e con delle percentuali di partecipazione che eccezionalmente superano il 50% della spesa ammissibile (tra le poche eccezioni i finanziamenti ai giovani ed alle donne).

I finanziamenti a fondo perduto sono concessi tramite bando e prevedono sempre una spesa minima di accesso, per cui non sono utilizzabili da quanti non hanno un capitale proprio, anche se minimo, da investire nell’avvio di una attività.

Finanziamenti pmi europei, regionali, ecc

Lo stanziamento di tutti i finanziamenti alle pmi che non passano per un semplice prestito bancario, proviene dalla Ue, che assegna una percentuale dei fondi in modo non omogeneo, a seconda delle necessità rilevate nelle differenti Regioni (per questo Regioni ad esempio come Abruzzo, Sicilia, Campania hanno normalmente dotazioni più elevate di altre come Lazio, Lombardia, ecc). Quindi la Regione non stanzia propri soldi come forme di finanziamento alle pmi, ma decide semplicemente le modalità di accesso ai bandi ed i requisiti da possedere, tramite il proprio decreto o delibera di approvazione che deve essere pubblicato nella gazzetta ufficiale.

Quindi il miglior modo di conoscere i fondi disponibili ed i vari finanziamenti specifici per le piccole e medie imprese, per ciascun anno, è quello di rivolgersi alla propria Regione.

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