Finanziamento tasso zero: sono davvero gratuiti?

Guida alla scelta consapevole dei finanziamenti a tasso zero

Il credito al consumo ha subito dei radicali cambiamenti negli ultimi anni, con l’inserimento di obblighi di maggiore trasparenza, e soprattutto con l’impiego di una formula molto apprezzata dagli acquirenti, ovvero quella dell’acquisto tramite un finanziamento a tasso zero. Data infatti la natura molto particolare di questa proposta, si rientra normalmente nei prestiti finalizzati, soprattutto per l’acquisto di auto, prodotti Apple, ecc.

Come trovare finanziamenti a tasso zero?

Il canale più semplice da seguire è quello di rivolgersi alle grandi catene commerciali (come Media World, Unieuro ecc), che data la loro forza contrattuale riescono ad ottenere delle ottime condizioni. Infatti anche se un finanziamento è indicato come a “tasso zero” non è detto che lo sia nella realtà, a causa delle condizioni accessorie applicate.

Un momento buono per approfittarne è quello che si trova nel vivo di determinati eventi, che stimolano il lancio di promozioni, atte ad aumentare le vendite. Ovviamente questo genere di opportunità viene offerto anche tramite gli acquisti online, che necessitano sempre l’invio della documentazione reddituale, a meno che non si scelga di effettuare l’acquisto tramite una sorta di finanziamento “indiretto” ovvero tramite l’acquisto con una carta revolving, come ad esempio la Zerus, la carta revolving di Agos, che permette di pagare in 10 rate a tasso zero.

Caratteristiche dei finanziamenti a tasso zero

Per prima cosa bisogna controllare il Taeg, e vedere se si discosta molto dallo zero. A volte vengono offerti dei finanziamenti con Tasso nominale (Tan) pari a zero, ma tramite l’applicazione di una serie di costi fissi (come incasso rid, gestione pratica, ecc) si ha comunque un carico notevole in termini di costo sull’operazione di finanziamento nel suo complesso.

Inoltre c’è da considerare che si tratta di un finanziamento a tutti gli effetti, per cui si andrà incontro a una fase di istruttoria atta a controllare che ci siano i requisiti reddituali per il rimborso delle rate, e molto spesso i parametri utilizzati per la valutazione sono particolarmente severi.

Inoltre una volta avviata la pratica, anche in caso di rifiuto della concessione del prestito, per un arco temporale non si potrà fare una nuova richiesta di finanziamento, in quanto questa rimarrà registrata nel sistema per almeno 30 giorni.