Prestiamoci: conviene il prestito tra privati? Opinioni e requisiti

Come funziona il social lending con Prestiamoci

Prestiamoci è la piattaforma attraverso la quale la società Prestiamoci Spa (con sede a Milano) eroga il proprio servizio di social lending. Si tratta di una società iscritta sia come Intermediario di attività finanziaria all’apposito Albo (con nr. iscrizione 208) che nella sezione D del Registro Unico degli Intermediari Assicurativi (RUI), quindi opera in virtù di regolare autorizzazione.

Non si tratta però dell’unica società orientata all’offerta di ‘prestito tra privati’ che risulta entrata nello spazio virtuale italiano legato a questo tipo di servizi finanziari. Anzi questa Spa risulta essere tra quelle relativamente più recenti. Vediamo perciò di analizzarne la proposta per poter valutare vantaggi e svantaggi in un ambito che nel 2020 offre numerose alternative.

Indice

Cosa offre di ‘diverso’?

Il social lending presenta delle caratteristiche abbastanza tipiche a partire dalla natura di marketplace. Tramite login personale si accede infatti ad una piattaforma che mette in contatto prestatori e finanziati.

Nel caso di Prestiamoci è stato proprio il suo ingresso successivo a quello di altre società che gli ha permesso di analizzare le altre proposte del settore così da puntare alla creazione di una serie di strumenti che consentono di fare scelte più “personalizzate” rispetto ad altre piattaforme analoghe (un aspetto da considerare quando si è indecisi se affidarsi a Prestiamoci o Smartika ad esempio, ma vale anche per altre situazioni simili).

Come funziona Prestiamoci?

I tassi di interesse più bassi rispetto a quelli del sistema bancario (vedi prestiti bancari), la vigilanza della Banca d’Italia e un sistema facile da usare, ma allo stesso tempo sicuro e diretto, hanno permesso a Prestiamoci di ottenere recensioni ed opinioni positive.

Il funzionamento è molto semplice: basta registrarsi. La procedura è abbastanza semplice sia per chi cerca un prestito che per chi vuole riferirsi a questa piattaforma per diversificare i propri investimenti. Analizziamo anche in questo caso approfonditamente le due situazioni.

Per chi vuole investire

Se si vuole essere un ‘prestatore’, entrando nel marketplace si può scegliere come comporre il proprio portafoglio, a partire dalla selezione delle quote di finanziamenti, tutte pari a 50 euro, presenti nella sezione (quindi per esempio con 5000 euro di investimento si può investire in 100 quote diverse).
In alternativa si può scegliere l’opzione automatica per cui, stabilito l’importo da investire, è il sistema che genera un portafoglio di finanziamenti. N.B. Non sono previste particolari limitazioni sui requisiti che bisogna avere per fare il prestatore ad eccezione dell’importo minimo pari a 1500 euro.

Per chi vuole ricevere un prestito

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Se invece si vuole un prestito bisogna inviare la propria documentazione (sperando di ottenere una classe di merito di credito più alta possibile per contare sull’applicazione di tassi di interesse più bassi) ed attendere di vedersela accettata. Quindi il finanziamento viene messo nel marketplace e bisogna aspettare che tutte le quote del prestito siano state acquistate, ottenendo così la somma accordata.

I potenziali finanziati possono procedere alla registrazione e poi chiedere il finanziamento di un loro progetto solo se hanno determinati requisiti. Nel particolare al 15 giugno 2023 è necessario:

  • essere una persona fisica;
  • avere un’età minima (al momento della richiesta di prestito) di 18 anni;
  • avere un’età massima (al momento della richiesta del prestito) di 75 anni;
  • essere titolari di un reddito dimostrabile e con un’anzianità minima lavorativa pari a 6 mesi per i dipendenti e 24 mesi nella stessa tipologia di attività se si è autonomi;
  • non avere protesti o situazioni pregiudizievoli per l’accesso al credito;
  • possedere un conto corrente in Italia aperto da almeno 6 mesi.

Ricordiamo che al 15 giugno 2023 è possibile richiedere finanziamenti con un importo compreso tra 1500 e 30mila euro.

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Cosa serve per registrarsi?

Indipendentemente dal ruolo che si desidera ricoprire, il primo step è quello della registrazione che avviene semplicemente compilando l’apposito form presente sul sito. In questa fase serve davvero poco, in quanto bisogna completare gli spazi obbligatori con i propri dati personali, anagrafici e quelli di contatto (telefono ed email).

Una volta terminato l’inserimento dei dati si deve procedere alla fase di riconoscimento che consiste nel caricamento dei documenti personali. Terminato il tutto, quando si è pronti a investire si dovrà fare un bonifico di importo pari o superiore alla somma che si intende investire. La banca di appoggio di Prestiamoci è Banca Sella.

Le commissioni e i tassi su Prestiamoci

Vengono applicate delle commissioni sia ai richiedenti che ai prestatori. Per coloro che beneficiano di un prestito sono variabili e dipendono dalle somme richieste, dalle durate dei rimborsi del contratto e dalla classe di merito attribuita (più una commissione fissa di 2 euro per ciascun bonifico sepa effettuato per pagare la rata mensile di rimborso). Per la precisione tale commissione può essere compresa in una forchetta che va da un minimo dello 0,54% fino al 7,56% dell’importo finanziato.

Il TAN applicato al prestito, a seconda della classe di rischio nella quale si verrà inseriti a seguito della valutazione del merito creditizio, partirà da un minimo di 3,90% (classe A).

Per i prestatori la commissione è fissa all’1% annuo del capitale investito, a cui ci sono da aggiungere le spese di bollo del conto deposito associato al proprio account in cui transiteranno le cifre da investire e verranno accreditati i rendimenti. Nel particolare alla pari dei prodotti similari l’imposta è pari allo 0,2% dell’ammontare del Capitale non investito in prestiti.

Il rendimento atteso indicato sul sito ufficiale, in base al profilo di investimento scelto (base, medio, alto) oscillerà tra il 3,86% e il 6,01%.

Per quanto riguarda la tassazione a partire dal 2018 tutte le forme di prestito P2P sono state assimilate ai conti correnti bancari e postali, ai conti deposito, alle obbligazioni ed agli altri prodotti simili. Proprio per questo l’imposta sui rendimenti e pari al 26,00%.

Prestiamoci agisce da sostituto d’imposta.

(Fonte: sito ufficiale Prestiamoci – Data: 15 giugno 2023)

Contatti utili

Sul sito è presente un form che prevede la formula del ricontatto da parte di un consulente. In aggiunta si hanno altri canali che sono:

  • l’invio di una mail a [email protected];
  • il numero di telefono per i richiedenti, che è 342 9992168 / 0235948784 (disponibile dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 16:00) mentre per i prestatori occorre contattare il numero 346 1206700 / 02 35948791 ( dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00).

Per valutare le condizioni standard, su sito è presente anche un tool calcola rata: inserendo importo e durata si ottiene la rata oltre che il tan ed il taeg (è anche possibile scaricare il modulo SECCI).

(Fonte: sito ufficiale Prestiamoci – Data: 15 giugno 2023)

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