Prestiti per neoassunti: difficile ma non impossibile

Finanziamenti agevolati per neoassunti: scopri e requisiti per ottenere un prestito

Quando ci troviamo a trattare una condizione particolare, come nel caso della richiesta di prestiti per i neoassunti, bisogna considerare non solo differenti variabili, ma fare dei distinguo anche a seconda del tipo di ‘contratto’ che il neoassunto ha ottenuto.

Non solo, anche la durata del periodo di prova o meglio il momento ‘temporale’ in cui si trova il neoassunto (da intendersi come periodo che manca alla fine del periodo di prova stesso) possono spostare l’ago della bilancia tra una valutazione positiva e una sfavorevole. Analizziamo insieme le possibili vie percorribili.

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Quali possibilità si hanno?

Una questione molto dibattuta, anche nelle varie recensioni è quella sulla necessaria presenza di ulteriori garanzie rispetto allo stipendio o di un garante. Infatti ottenere dei prestiti per coloro che hanno da poco iniziato a svolgere un’attività lavorativa è molto complicato. Ed anche se spesso vengono pubblicizzate le varie proposte di cessione del quinto dello stipendio ci sono comunque dei requisiti minimi di anzianità che per legge devono essere raggiunti. Ciò non significa che questo genere di limitazioni non possa essere superato.
Ad esempio, per quanto riguarda alcune banche, è possibile superare il limite costituito dal “periodo di prova” facendosi rilasciare una dichiarazione da parte del proprio datore di lavoro, nella quale viene specificato che di fatto il lavoratore è stato assunto a tempo indeterminato e il periodo di prova si considera già superato.
Lo stesso discorso può essere fatto se l’assunzione è stata fatta a tempo determinato, anche se in questo caso l’incertezza sul futuro reddituale del richiedente impone che venga inserito nel contratto un garante, un fidjussore oppure un coobbligato (difficilmente con la formula a firma disgiunta dal momento che gli intestatari sono responsabili ‘in solido’).
Questo soprattutto per quanto riguarda i dipendenti privati. Generalmente infatti essere un neoassunto nel settore pubblico rende l’iter di richiesta di un finanziamento molto più tranquillo e certo nei risultati positivi rispetto a un dipendente del settore privato. Non solo, se si ha anche un contratto a tempo indeterminato le chance di vedersi accettata la richiesta aumentano in modo considerevole.

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Requisiti indispensabili

Le banche e le finanziarie tendono a suddividere i potenziali clienti, nel caso specifico di lavoratori neoassunti, in tre categorie e cioè:

  • giovani che non hanno mai avuto un finanziamento e nemmeno una carta di credito. Per questo tipo di utenti, l’istituto di credito non ha modo di conoscere la storia ‘finanziaria’ e il comportamento più o meno corretto nei rimborsi. In funzione di ciò le chance di vedersi accolta la richiesta sono molto deboli. Il problema si può risolvere solo con un coobbligato o un garante con ottime reputazioni;
  • lavoratori neoassunti che hanno avuto problemi nei rimborsi: anche in questo caso la situazione è molto complicata, e spesso la si può superare solo dopo aver sanato la soluzione che ha portato alla segnalazione, senza escludere l’inserimento nella pratica di un garante solido;
  • lavoratori che, anche se assunti da poco, hanno maturato un’ottima reputazione creditizia: per questi la via è meno in salita, e si possono trovare dei compromessi facili da accettare per tutte le parti in causa.

Queste sono situazioni generali che non possono essere logicamente rappresentative di tutte le varie politiche attuate dagli istituti di credito. Sempre in senso assoluto la propria posizione può generalmente essere rafforzata se:

  • si lavora per un’azienda solida e di grandi dimensioni (se si lavora per una piccola azienda allora la banca o la finanziaria potrebbero richiedere ancora più garanzie);
  • il periodo di prova è stato quasi tutto superato;
  • il tipo di attività o settore di appartenenza in cui opera la propria azienda è particolarmente ‘sicuro’.

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Caratteristiche dei finanziamenti per neoassunti

Nella maggioranza dei casi si tratta di prestiti personali che richiedono un periodo di tempo minimo in cui è stata svolta attività lavorativa in modo complessivo (ad esempio un anno complessivo di attività lavorativa che può essere stata svolta anche in modo non continuativo). Si tratta comunque di forme di prestito che prevedono l’erogazione di somme non particolarmente elevate.
Un’eccezione si ha nel caso di “giovani” che abbiano i requisiti per accedere a forme di finanziamento specifiche ed agevolate. Tuttavia si tratta di soluzioni molto particolari a cui spesso possono accedere solo determinate categorie. Per poterne conoscere al meglio le reali caratteristiche (e anche la convenienza o l’onerosità) e se ci si può rientrare, bisogna per forza rivolgersi agli istituti di credito che li prevedono, dando se possibile priorità alla propria banca (o quella dei propri genitori) che in linea di massima può essere più flessibile nell’andare incontro alle necessità del proprio cliente.
Inoltre per maggior tutela non mancano i prestiti accompagnati dall’obbligo di stipulare assicurazioni per il caso di perdita del lavoro.

Esempi di finanziamenti

  • Tra le principali banche che prevedono un prestito dedicato ai giovani che si adatta ai neoassunti troviamo Intesa Sanpaolo con il suo prestito ex Superflash, diventato PerTe Giovani. Questo finanziamento necessità che colui che lo richiede abbia un’attività lavorativa (anche iniziata di recente) che complessivamente abbia raggiunto 18 mesi negli ultimi 2 anni (anche con contratto a tempo determinato o di lavoro Atipico). L’importo richiedibile va da un minimo di 2 mila euro ad un massimo di 30 mila euro, ed è dotata anche dell’opzione “posticipo rate”;(Fonte: sito ufficiale Intesa Sanpaolo – Data: 18 dicembre 2019)
  • tra le finanziarie c’è invece la Finimprest che propone un finanziamento specifico. Come condizione richiede che si svolga l’attività lavorativa da almeno 6 mesi dall’assunzione nel caso di dipendenti privati mentre per quelli del settore pubblico è sufficiente anche solo 1 giorno di lavoro. Per entrambe le tipologie il contratto deve essere a tempo indeterminato.(Fonte: sito ufficiale Finimprest – Data: 18 dicembre 2019)

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