Prestiti agevolati per terremotati: guida alla richiesta

Prestiti per terremotati: quali banche hanno agevolazioni specifiche?

Coloro che sono colpiti da una calamità naturale, sia essa alluvione o terremoto, possono usufruire di prestiti agevolati per poter fare le riparazioni necessarie agli immobili ad uso residenziale oppure alle unità adibite per lo svolgimento di attività di produzione, distribuzione, vendita ecc.

Non solo prestiti agevolati per terremotati, ma un insieme di iniziative che possono avere carattere privato o pubblico, a seconda del tipo di canale scelto.

Moratoria o prestiti?

Uno dei problemi da affrontare è quello degli esborsi da sostenere nonostante si viva nella difficile situazione di terremotati, gravati dal pagamento di rate di mutuo o di prestiti di vario tipo per un bene (immobile, auto, ecc) che non esiste più.

In questi casi la banca o la finanziaria ha diritto ugualmente alla restituzione delle somme prestate, in quanto gli istituti di credito non possono farsi carico anche del rischio di “insolvenza” dovuto al perimento della cosa finanziata (ragion per cui in modo obbligatorio o facoltativo vengono suggeriti gli acquisti delle assicurazioni apposite).

Per questa ragione la prima cosa da fare è quella di richiedere l’accesso ad un moratoria (fino al giugno 2016 è stata prorogata quelle per i terremotati dell’Emilia Romagna). In alcuni casi le banche aderenti all’accordo alla base della moratoria, automaticamente aprono questa possibilità, ma nella maggioranza dei casi il potenziale beneficiario deve espletare delle semplici formalità per poterne usufruire effettivamente.

Poi per trovare i fondi necessari per eseguire i lavori atti alla ricostruzione, bisogna nella larga maggioranza dei casi, volgere l’attenzione sempre alle banche presenti sul territorio, che a loro volta aderiscono a convenzioni con la Cassa Depositi e Prestiti, con l’offerta di prestiti agevolati pensati proprio per i terremotati di quella zona (come è avvenuto per L’Aquila, e l’Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, e Sardegna). La CDP ha stanziato quasi 14 miliardi di euro per far fronte alle necessità dei terremotati dagli eventi dell’Aquila in poi.

Esempi di banche con prestiti agevolati specifici

  • Unicredit ha previsto sia mutui che prestiti agevolati per terremotati, e sia per il settore dei privati che per le imprese. Tra le spese accessorie solo quelle di gestione della pratica (rispettivamente 500 euro e 800 euro ma a carico dello stato con il credito di imposta), e zero spese di istruttoria. Durata massima di 25 anni, e tasso più basso rispetto alla media del mercato;
  • Tra le grandi banche anche Bnl ha messo in campo una serie di provvedimenti, che passano sia per l’adesione alla moratoria per i prestiti o mutui in corso, alla concessione di prestiti a tassi agevolati a tassi concordati e lo stanziamento di fondi (che per l’Emilia Romagna sono stati fissati a 200 milioni di euro).

Danni calamità naturali

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