Calcolo interessi legali – Come farlo con o senza tool online

Calcolo interessi legali: dal 2014 ad oggi sempre più in basso

La diffusione di software a supporto dei calcolatori online, creati per effettuare il calcolo degli interessi legali (con o senza rivalutazione monetaria) e di mora, hanno semplificato notevolmente i conteggi.

Messi a disposizione quasi sempre gratuitamente hanno via via ‘subito’ delle modifiche su alcuni parametri di riferimento. In particolare non viene più utilizzato l’anno commerciale, convenzionalmente fissato a 360 giorni, ma quello solare, la cui durata (anche per gli anni bisestili) è fissata a 365 giorni.

La formula da utilizzare, se non si vogliono usare i tool messi a disposizione da numerosi siti (come quello Andreani, Cataldi, ecc) è:

Capitale sul quale effettuare il conteggio x tasso di interesse legale x numero di giorni sul quale fare il calcolo/36500 (ovvero 365×100)

Differenza tra i tassi di interesse di mora

Il tasso di mora si calcola su i ritardi di pagamento in transazioni commerciali, oppure quando si effettua un ritardato pagamento su un prestito o un mutuo. Nel calcolare le due tipologie di interessi vi sono delle differenze, in quanto i primi hanno condizioni convenzionali (ovvero pari al tasso Bce più 8% dal 2013 in poi, mentre prima era il 7%), mentre i secondi vengono stabiliti dalla banca, e specificati nel contratto. Per calcolarli si possono usare dei tool appositi (come per quelli commerciali) o generici (per quelli sui finanziamenti con inserimento del tasso richiesto dalla banca).

Tassi di interesse legale

Gli interessi legali si applicano nei casi in cui ad esempio il tasso di interesse previsto in un contratto non è legale, oppure quando non è stata specificata la relativa percentuale come nei casi di ritardato pagamento dell’assegno di mantenimento, oppure per i canoni di affitto, ecc.

Per questi ultimi generalmente il calcolo viene fatto usando i tool che utilizzano algoritmi che permettono di fare anche la rivalutazione monetaria secondo l’indice Istat (vedi anche Simulazione rata prestito).

In tutti i casi in cui è prevista l’applicazione del tasso legale, bisogna rifarsi a quanto deciso dal Ministero del tesoro, che può (attenzione che non è detto che lo debba fare) indicare un tasso di interesse per ogni anno.

Ad esempio, dal 2010 al 2016, solo nel 2013 non ha fatto modifiche, confermando quello dell’anno precedente, ed in particolare dal 2014 ad oggi ha, di anno in anno, ridotto il tasso stesso.

In sintesi, per il calcolo degli interessi legali, si deve tener conto che il tasso legale:

  • nel 2014 è stato pari a 1%;
  • nel 2015 pari allo 0,5%;
  • nel 2016 pari allo 0,20%.