Prestiti Ministero Interni: 3 alternative

Prestiti dipendenti del Ministero Interni: Cassa Mutua, convenzionati o Piccolo prestito?

I dipendenti del Ministero degli Interni possono contare su varie alternative per poter spuntare condizioni di favore sui finanziamenti. Oltre al prestito pluriennale ex-Inpdap, diretto o garantito, ed a quello NoiPa troviamo infatti molte convenzioni stipulate liberamente con banche e finanziarie intraprendenti, oltre che la Cassa Mutua.

Quindi, ricapitolando, se sei un dipendente del Ministero degli Interni alla ricerca di un prestito personale, le possibili strade percorribili sono:

  • in caso di somme modeste: la Cassa Mutua ed il piccolo prestito;
  • in caso di somme un po’ più elevate, o se non si possiedono i requisiti necessari per l’accesso alle forme agevolate: le convenzioni private con banche o finanziarie, ma anche quelle al di fuori delle convenzioni preferendo gli Istituti che riservano tassi più contenuti ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni.

Le differenti tipologie: condizioni e requisiti necessari

Prima di affrontare le differenti alternative per chi è alla ricerca di un prestito con convenzioni destinate ai dipendenti del Ministero dell’interno, si deve focalizzare l’attenzione su un elemento che accomuna quasi tutte le varie alternative ovvero la tipologia di rimborso. La forma più tipica proposta è infatti la cessione del quinto che presenta le seguenti peculiarità:

  • trattenuta a monte della rata da rimborsare, con l’amministrazione che si occupa poi del pagamento;
  • durata massima entro 120 rate;
  • tasso fisso per tutta la durata del finanziamento.

Sia che si tratti di un prestito pluriennale garantito o diretto, di una cessione del quinto convenzionata, del piccolo prestito NoiPa o quello della Cassa Mutua, c’è sempre il rispetto di tutti e tre i punti. In generale, anche in caso di accordi con banche e finanziarie al di fuori di queste tipologie più ‘istituzionalizzate’, la formula più proposta è la cessione del quinto, affiancata dai prestiti di consolidamento.

Analizziamo ora alcune alternative ricordando che per accedere alle varie proposte si deve essere in possesso dei requisiti minimi richiesti.

requisiti ministero degli interni

Piccolo prestito e prestito Pluriennale

Sia che si tratti della versione NoiPa che del prestito pluriennale diretto e garantito, il potenziale richiedente deve aver maturata l’anzianità minima di contribuzione al Fondo delle gestioni Unitarie e creditizie. Ricordiamo che l’adesione al Fondo è facoltativa e per questo va espressa in modo esplicito richiedendo l’iscrizione al Fondo ed autorizzando la trattenuta a monte sullo stipendio delle quote contributive. Si ricorda, inoltre, che per poter richiedere questa tipologia di finanziamento è necessario aver raggiunto i 4 anni di contributi al Fondo (il tempo viene dimezzato per alcune situazioni particolari specificate nel regolamento Inps ex Inpdap).

La durata può essere di 5 o 10 anni, con un tasso sempre fisso a 3,5% più 0,50% di spese di amministrazione, con l’aggiunta della quota assicurativa per quanto riguarda quello pluriennale diretto. Per quello garantito, l’Inps ex Inpdap fa da garante mentre il prestito viene erogato, alle condizioni previste dalle apposite convenzioni, dalle banche o finanziarie proponenti. In questo caso i tassi saranno differenti tra quelli di una banca e un’altra, seppur entro un massimale specificato nel testo della convenzione.

Attenzione: nel caso dei prestiti pluriennali, bisogna avere la possibilità di dimostrare le motivazioni per le quali si ha bisogno di liquidità (esempi: funerali o cerimonie, acquisto auto, acquisto casa o ristrutturazione, ecc) in quanto l’erogazione è subordinata a finalità strettamente regolamentate.

Come già accennato, con il piccolo prestito si possono ottenere somme modeste (pari al massimo a 4 volte lo stipendio) e viene meno la necessità di specificarne l’utilizzo che si intende farne. Il tasso è però più elevato e viene stabilito periodicamente dall’Inps.

edificio ministero degli interni

Cassa Mutua

Nei prestiti specifici per i dipendenti del Ministero degli Interni troviamo anche quelli erogati tramite Cassa Mutua. Gli importi concedibili (dai 2000 euro ai 30 mila euro), i tassi ed i fondi stanziati sono specificati alla fine di ogni anno. Ad esempio, recentemente è stato approvato il regolamento che sarà attivo dal 1 gennaio 2020, con un tasso annuale fisso al 5%.

Anche in questo caso, però, tra i requisiti necessari per la richiesta troviamo l’iscrizione al fondo e l’autorizzazione alla trattenuta in busta paga per il versamento delle quote associative. Inoltre:

  • per gli stipendi di importo fino a 10 mila euro: possibilità di scegliere se rimborsare le rate con trattenuta sullo stipendio o con pagamento dei rid su conto corrente;
  • per i prestito sopra 10 mila euro: trattenuta a monte sullo stipendio obbligatoria.

Per parlare direttamente con il personale preposto della Cassa Mutua occorre recarsi in Via Palestro, 34 ROMA nei giorni ed orari specificati di seguito:

  • il Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00
  • il Martedì e Giovedì dalle ore 14.30 alle ore 17.00

Per ricevere informazioni si possono utilizzare i seguenti contatti:

Convenzioni private

Le banche e le finanziarie possono stipulare accordi anche con le varie caserme e questure (convenzioni locali), oppure direttamente con il Ministero degli Interni (convenzioni nazionali). Per conoscere l’esistenza di questi accordi bisogna rivolgersi ai referenti che si occupano delle convenzioni e quindi informarsi sulle modalità di adesione. Per conoscere le condizioni applicate in quel dato momento si dovrà richiedere un preventivo ufficiale e personalizzato.

convenzioni ministero degli interni

Quale proposta scegliere?

Non esiste una regola generale per stabilire quale sia il migliore finanziamento, tanto per i prestiti Ministero degli Interni che per gli altri tipi di dicasteri o strutture pubbliche. Anche se sulla carta un prestito diretto con l’Inpdap o quelli con la Cassa Mutua prevedono tassi minori, bisogna poi valutare gli importi ottenibili od ancora i requisiti necessari. Quindi il consiglio è quello di fare qualche simulazione o richiedere vari preventivi ufficiali per le differenti tipologie disponibili e poi metterli a confronto, prendendosi il tempo di valutare anche altri aspetti (tempi di risposta e costi accessori).

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