Prestiti Miur convenzionati: guida alla richiesta online

Prestiti dipendenti Miur: quali alternative e come ottenerli

Quando si necessita di liquidità, i dipendenti del settore pubblico hanno la possibilità di usufruire di condizioni agevolate tramite i prestiti convenzionati. E’ questo il caso dei dipendenti del Miur, i quali di anno in anno possono andare a spuntare condizioni agevolate proprio in virtù di specifiche convenzioni. Vediamo quindi le condizioni e le caratteristiche generali che caratterizzano i prestiti Miur, partendo dal presupposto che la forma principalmente utilizzata per questa tipologia di finanziamenti convenzionati è quella della cessione del quinto dello stipendio, al quale si può eventualmente aggiungere il prestito con delega.

Per gli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali la prima alternativa da prendere in considerazione è costituita dai prestiti pluriennali Inps (ex Inpdap), diretti (erogati direttamente dall’Inps) o indiretti (erogati da banche convenzionate). Si tratta di finanziamenti agevolati strettamente regolamentati per quanto riguarda requisiti, importi e finalità di utilizzo, con durata pari a 5 o 10 anni. La richiesta va effettuata per via telematica dal portale inps allegando tutta la documentazione richiesta, giustificativi di spesa compresi.

Sempre gli iscritti alla Gestione, tramite il portale Inps o NoiPa, possono accedere al piccolo prestito. In questo caso l’importo richiedibile può essere pari, oppure doppio, triplo o quadruplo dello stipendio mensile percepito a seconda della durata del piano di rimborso che può andare da 12 mesi fino a 48 mensilità.

Gli iscritti (insegnanti e direttori scolastici delle scuole statali dell’infanzia e primarie) alla Gestione Assistenza Magistrale, ex Enam potranno richiedere anche un’altra tipologia di piccolo prestito, pari al massimo a due mensilità di stipendio e da rimborsare in 24 mesi.
Non è possibile ottenerlo se si usufruisce già di un altro finanziamento erogato dalla Gestione Assistenza Magistrale o dalla Gestione Unitaria e l’erogazione è finalizzata a specifiche motivazioni di spesa.

scuola

Ricordiamo che sia i prestiti pluriennali diretti che i piccoli prestiti funzionano in modo differente dai prestiti tradizionali. Entrambe queste alternative vengono infatti erogate tramite gli appositi fondi e stanziamenti stabiliti dalle amministrazioni pubbliche preposte. Se invece si preferisce rimanere sul ‘privato’ allora bisogna orientarsi sulle società che stipulano le apposite convenzioni. Focalizziamoci proprio su quest’ultimo aspetto.

A chi rivolgersi?

Se si vogliono valutare uno o più preventivi all’interno dei prestiti Miur convenzionati, ci si dovrà logicamente rivolgere alle banche e alle finanziarie che hanno convenzioni attive. Questa condizione va valutata in funzione del momento in cui c’è un bisogno di liquidità: non è detto infatti che le convenzioni di 5 anni fa siano ancora attive, ed addirittura non si ha la certezza che quelle dell’anno precedente (come nel caso del 2018 rispetto al 2019) lo siano ancora. Questa certezza arriva solo quando annualmente vengono rese note le società con le quali si hanno convenzioni attive o rinnovate da parte del Ministero stesso.

Inoltre bisogna anche controllare che il tipo di prodotto che ci serve (come nel caso dei prestiti) sia offerto dalla società che ‘preferiremmo’ interpellare: se ad esempio vogliamo una cessione del quinto ma quella banca o finanziaria non prevede questo prodotto (specificato nella convenzione) allora si dovrà buttare un occhio su altre concorrenti.

E comunque i dipendenti del Miur, in quanto statali, hanno notevoli possibilità di poter ottenere buone condizioni anche al di fuori del prodotto convenzionato.

Quindi, in sintesi, per aumentare le possibilità di trovare la soluzione più adatta alle proprie necessità, è necessario munirsi di un po’ di pazienza e richiedere diversi preventivi da confrontare tra loro, partendo dalle proposte convenzionate che le società presenti negli elenchi ufficiali offrono. Una volta individuata l’offerta più interessante, ci si dovrà rivolgere al firmatario della convenzione o al referente indicato come il responsabile, oppure ai numeri di telefono forniti. In alternativa ci si può rivolgere anche direttamente alle filiali di banche e finanziarie che fanno parte del gruppo o marchio che ha stipulato, a livello nazionale, la convenzione stessa.

Chi può ottenerli?

Quando parliamo di prestiti MIUR i destinatari possono essere coloro che sono:

  • dipendenti del Ministero dell’Istruzione,
  • dipendenti dell’Università e della Ricerca.

Quindi possono utilizzare la convenzione i docenti della scuole (per ogni grado), i ricercatori ed il personale ATA.

In che cosa consistono le agevolazioni?

I prestiti in convenzione con Miur generalmente prevedono l’applicazione di tassi di interesse e/o costi accessori ‘agevolati’ rispetto alla media del mercato. A queste condizioni si aggiungono spesso anche tempi per l’erogazione ridotti rispetto a quelli applicati dalle stesse banche o finanziarie, ma al di fuori di tali accordi.

esempio insegnate
Quali sono i vantaggi che si possono ottenere?
I vantaggi, come appena accennato, possono essere di tipo economico, ma anche da intendersi come risparmio di tempo. Ancor più nel dettaglio si possono inserire nella categoria vantaggi:

  • tassi a volte più bassi;
  • riduzione dei costi accessori;
  • tempi di erogazione più veloce (anche grazie al servizio “CreditoNet” dei NoiPA);
  • durate generalmente lunghe;
  • polizza vita caso morte inclusa.

Ribadiamo che nella maggioranza dei casi la forma più utilizzata è quella della cessione del quinto, spesso accompagnata anche dalla possibilità di accedere al prestito con delegazione di pagamento. Ovviamente nella struttura del prestito non ci sono differenze rispetto alle normali cessioni del quinto fuori dalla convenzione, quindi avremo:

  • una durata minima e massima compresa tra 24 e 120 rate;
  • l’applicazione del tasso fisso che non varia durante il periodo di rimborso;
  • una rata massima non superiore ad un quinto dello stipendio percepito;
  • rimborso tramite trattenuta a monte della rata.

Non bisogna dare invece per scontata la possibilità di raddoppiare gli importi tramite il Prestito con delega.

Cosa serve per richiederli?

Se si rientra nelle categorie di ‘dipendenti Miur’, rivolgendosi ai referenti, alle agenzie o alle filiali delle società convenzionate, sarà sufficiente portare con sé:

  • un documento di identità non scaduto;
  • tessera sanitaria o codice fiscale;
  • ultima busta paga (ultimo cedolino dello stipendio).

Approfondimento: Cessione del quinto per insegnanti.
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