Quota cedibile pensione Inps ex Inpdap – Cos’è e come calcolarla?

Quota cedibile INPS exINPDAP: cos’è e come richiederla

La pensione Inps, ex Inpdap, e più in generale quella pagata mensilmente da un ente previdenziale, deve garantire una condizione di vita “accettabile” al pensionato. Quando il legislatore ha esteso l’accesso del prestito personale contro cessione del quinto ai pensionati, ha dovuto ovviamente considerare il ruolo che le pensioni hanno, alla luce principalmente di quelle che hanno funzione di sussidio.

Quindi è stato creato un tetto minimo al di sotto del quale non si può richiedere la cessione del quinto della pensione, che è rappresentato dalla pensione minima. La somma che eccede la pensione minima può essere utilizzata per fare il calcolo della quota cedibile.

Che cosa è?

La quota cedibile indica l’importo massimo che si può richiedere sulla pensione. Tale importo riguarda la “rata massima” che può essere concessa dalla quale poi dipende, insieme alla durata massima applicabile, l’importo che complessivamente si potrà ottenere.

Come si calcola?

Il calcolo della quota cedibile è abbastanza semplice. E’ infatti necessario eseguire tre semplici passaggi:

  • si parte dalla pensione lorda;
  • si detraggono le ritenute d’imposta dovute;
  • si sottrae l’ammontare della pensione minima.

L’importo che viene così ottenuto ci dice quale sarà la quota cedibile sulla quale avviene il calcolo della cessione del quinto. Per capire meglio il funzionamento facciamo due esempi di calcolo, partendo per semplicità dall’individuazione dell’importo della pensione minima fissato a 500 euro. Vediamo le due situazioni nel particolare:

  • il pensionato ha una pensione di 599 euro lordi: supponiamo che le imposte dovute siano nulle, visto il reddito, per cui rimarrà il calcolo della quota cedibile come differenza tra i 599 euro e i 500 euro della pensione minima. La quota cedibile sarà di 99 euro sulla quale si dovranno calcolare il quinto per il calcolo della rata;
  • pensione lorda percepita di 1200 euro: le imposte applicate per arrivare alla pensione netta sono di 300 euro. Quindi avremo che la pensione netta è di 900 euro. In questo caso non dobbiamo sottrarre i 500 euro di pensione minima che sono ampiamente coperti. Quindi il calcolo della quota cedibile coinciderà con quello della rata della cessione che si otterrà calcolando il 20% di 900 euro ovvero sulla pensione netta, con un importo pari a 180 euro.

Come fare il calcolo online?

Se si desidera avere un’indicazione via web sull’importo di quota cedibile di cui si è titolari, si può usare un tool dell’Inps che permette di fare un calcolo approssimativo on line, con carattere puramente indicativo, senza il bisogno di avere specifiche credenziali se non l’inserimento dell’importo della pensione e del proprio codice fiscale. Sul sito ufficiale dell’INPS è presente un tool per effettuare un calcolo. Attenzione: il calcolo effettuato in questo modo è molto semplicistico, perché in realtà l’Inps dovrebbe considerare anche le altre trattenute che già sono applicate sulla pensione mensilmente erogata.

Come si richiede?

La richiesta va fatta al proprio ente previdenziale (quindi se si è pensionati Inps all’Inps, se si è pensionati Enasarco all’Enasarco, ecc). Vale il principio secondo il quale la richiesta della certificazione di quota cedibile va fatta di persona e non sono utilizzabili deleghe. C’è solo un’eccezione che si ha nel caso in cui ci si rivolga a banche o finanziarie convenzionate nel caso della cessione del quinto Inps.

In questa particolare situazione la richiesta della quota cedibile viene infatti fatta dalla stessa banca o finanziaria scelta, che nel far firmare la documentazione necessaria richiede anche l’autorizzazione ad utilizzare la procedura on line che le permette di interfacciarsi direttamente con l’Inps. Questa possibilità non vale per ogni tipo di ente previdenziale, per cui bisogna seguire la procedura prevista dal regolamento del proprio ente.

Ad esempio l’Enasarco permette di richiedere l’attestazione della quote cedibile online tramite Pec oppure con lettera raccomandata. I contatti da usare sono:

  • [email protected] nel caso di Pec
  • raccomandata A/R indirizzata a: Fondazione Enasarco – Servizio Prestazioni – Via Antoniotto Usodimare 31 – 00154 Roma.

Con l’Inps ci si deve recare alla sedi territorialmente competenti. In tutti i casi la domanda va fatta compilando l’apposito modulo che è scaricabile all’interno della sezione Modulistica oppure Documenti (online è disponibile solo il servizio di verifica ma il rilascio della certificazione avviene su apposito documento cartaceo).

In quanto tempo si ottiene?

La tempistica può variare da qualche minuto dal momento della richiesta a qualche giorno. In alcuni casi viene offerta la possibilità di ottenerla in seguito tramite invio della lettera al domicilio indicato nel momento della richiesta.

Cosa cambia tra richiesta con banche convenzionate o non convenzionate

L’inps quando viene coinvolto, in modo peraltro obbligatorio, non si limita a calcolare solamente la quota cedibile ma svolge altri servizi per poter tutelare il pensionato. Questo viene visto un soggetto caratterizzato da una certa fragilità dal punto di vista reddituale (non ha possibilità di modificare le condizioni economiche come succede con un lavoratore).

Quindi si occupa di controllare che il contratto della banca o della finanziaria rispetti dei parametri minimi e che la società finanziatrice stessa rispetti alcune condizioni. Si accerta che il tasso non superi la soglia di usura e che il contratto rispetti le indicazioni previste dalla normativa con specifica di tutte le spese applicate comprese quelle accessorie, come ad esempio quelle di istruttoria, di gestione, ecc.

Ovviamente se ci si rivolge a una banca oppure ad una finanziaria convenzionata tutti questi controlli sono stati fatti a monte e vagliati al momento della stipula della convenzione stessa. Con le convenzioni si ha il vantaggio di non doversi occupare direttamente della procedura di richiesta della quota cedibile, e generalmente si deve poter usufruire anche dell’applicazione di un tasso ridotto rispetto a quello che verrebbe applicato al di fuori della convenzione stessa.

Problema rinnovo cessione del quinto ex-INPDAP

Anche se l’accorpamento di INPDAP e INPS è avvenuto ormai da diversi anni, sono tuttavia ancora presenti dei disservizi.

In particolari sono diversi i pensionati ex-INPDAP che stanno riscontrando difficoltà nel rinnovare la cessione del quinto a causa dell’impossibilità del sistema INPS di rilasciare la comunicazione di quota cedibile.

Il problema ormai noto come Errore 205 INPS, riguarda coloro che hanno richiesto la cessione del quinto INPDAP quando erano lavoratori e che oggi, pensionati, sono interessati al rinnovare il prestito.

Il sistema INPS non riconosce, a causa di un problema di migrazione del database da INPDAP a INPS, il prestito risalente alla vecchia amministrazione e quindi, al momento della richiesta del documento, il Sistema INPS (sia online che presso gli uffici) presenta il seguente messaggio:

“INPS 205 Richiesta Cedibilità fallita – Attenzione, non c’è capienza sulla quota di quinto cedibile per la richiesta del prestito in convenzione”

Alcune banche e finanziarie sono tuttavia in grado di risolvere questa problematica e procedere con la richiesta di finanziamento.

Conclusioni

Il calcolo della quota cedibile è stato introdotto per fornire maggiori tutele a un pensionato, ma non ha alcun carattere di indicazione o orientamento della scelta di una finanziaria convenzionata o non. Questo specialmente se si hanno bisogno di alcune condizioni più particolari, come ad esempio un limite di età massimo più lungo oppure un importo minimo richiedibile più basso. Infatti spesso importi di quota cedibile ridotti al minimo e una scarsa durata di piano di ammortamento possono precludere del tutto la possibilità di poter ottenere la liquidità di cui si ha bisogno, o addirittura di concludere con successo una richiesta di cessione del quinto.

Guida

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