Simulazione prestito – Come calcolare la rata esatta

Simulazione prestito: una soluzione utile per cercare il miglior finanziamento?

Lo scopo principale, se non addirittura univoco, di una richiesta di simulazione di prestito, è riconducibile alla possibilità di avere un’idea chiara sulla rata che si andrebbe a pagare, così da valutarne in prima analisi la sostenibilità, e in seconda battuta la convenienza.

Per sfruttare al meglio questo tipo di strumento (messo a disposizione anche dall’ Inpdap, tramite il sito Inps, per la concessione del piccolo prestito) bisogna comprendere che non costituisce una sorta di garanzia sulla concessione del finanziamento e non si sostituisce né ad una richiesta di fattibilità e né ad un preventivo vero e proprio.

Come inserire i dati?

Un calcolatore destinato alla simulazione prestito richiede dei dati essenziali, ovvero la durata del prestito e l’importo che si intende richiedere, il che rappresenta una bella comodità rispetto all’uso di un comparatore dove vanno inseriti anche altri dati (come quelli personali e reddituali, di indirizzo, recapito telefonico, ecc).

Tuttavia, indipendentemente dal fatto che si voglia avere un’idea più precisa sulle rate che per quell’importo dovrebbero essere rimborsate con Agos, piuttosto che con Findomestic o Compass, ecc, non si deve mai dimenticare che l’obiettivo principe deve rimanere quello della “sostenibilità” delle rate. Quindi un simulatore o calcolatore del prestito va usato considerando con grande attenzione la capacità di rimborso del potenziale finanziato (vedi anche Prestito non pagato).

Come fare?

Esistono due tipologie di simulatori: quelli che chiedono solo l’importo del finanziamento e del piano di ammortamento (e che normalmente sono finalizzati alla richiesta di un preventivo e all’avvio della richiesta online del prestito) e quelli che invece richiedono anche l’inserimento del reddito mensile con cui effettuare i rimborsi (indipendenti e realmente orientati alla valutazione della sostenibilità della rata). Entrambi sono validi ma vanno usati in modo leggermente diverso. Nel particolare:

  • simulazione prestito solo con durata e importo da richiedere (calcola rata): in questo caso, una volta calcolata la rata, si dovrà fare una valutazione a parte sugli impegni di denaro ricorrente già noti come altre rate, accantonamenti in piani di accumulo o pensione integrativa (vedi anche Prestiti Inpdap tassi), retta dell’asilo nido, ecc. Se il cumulo delle varie spese eccede la metà dello stipendio netto mensile, è meglio ritararne l’importo (magari allungando la durata);
  • simulazione del prestito con indicazione del reddito mensile: in questo caso alla voce del reddito netto non va inserito quello che viene percepito di fatto, ma quello che rimane una volta detratti tutti gli impieghi già noti. Sarà il sistema stesso a dare il via libera per quell’importo o “suggerire” una modifica per il rapporto rata/impieghi e reddito che complessivamente si andrebbero ad affrontare.
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