Prestiti Inps – Agevolazioni per dipendenti e pensionati

Guida ai finanziamenti Inps: dal Piccolo Prestito a quelli Convenzionati

All’interno della categoria dei prestiti INPS, nell’ultimo decennio, sono confluiti diversi finanziamenti, come i prestiti ex Inpdap e quelli ex Ipost. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza analizzandone le caratteristiche principali così da essere in grado di individuare quello più adatto alla propria situazione.

Indice

I veri finanziamenti dell’ente pensionistico

La creazione del Super INPS ha posto l’ente di previdenza al centro di una serie di servizi, tra i quali, in tempi di crisi, spiccano proprio i prestiti, i mutui e le altre varie forme di finanziamento che un tempo venivano erogati all’Inpdap.

Quando parliamo di prestiti INPS non dobbiamo pensare solo a quelle forme di finanziamento riservate ai pensionati o a categorie specifiche assistite dall’ente, ma a una platea molto più ampia, per la presenza di convenzioni che Istituti di credito stipulano con l’ente previdenziale. Tuttavia, i vantaggi che si possono ottenere sono differenti e dipendono proprio dalla categoria nella quale si rientra.

Chi può richiedere un prestito INPS?

I prestiti INPS possono essere richiesti esclusivamente da dipendenti pubblici e pensionati. I dipendenti privati, per poter usufruire dei prestiti Inps è necessario che siano familiari di dipendenti pubblici, con un accesso quindi indiretto, ma godendo degli stessi vantaggi (vedi anche Prescrizione debiti INPS). Qui, però bisogna considerare i limiti dettati dal grado di parentela (coniugi, figli e genitori e, solo per alcune tipologie di presti, anche fratelli e sorelle).

Per tutti gli altri dipendenti privati, incluse colf e badanti, esclusi dalla platea dei Prestiti Inps bisogna vedere se ci sono le condizioni e i requisiti per chiedere eventualmente la cessione del quinto, che può talvolta offrire condizioni in linea con quelle dei prestiti INPS (l’allineamento delle condizioni è una eventuale scelta della banca o della finanziaria). Entriamo ancor più nel particolare.

Quale forma di agevolazione?

In tutte le varie ipotesi di finanziamento, il vantaggio è dato dalla possibilità di accedere a prestiti a tassi agevolati. In alcuni casi il tasso dipende dall’approvazione di un Regolamento, per cui non varia a seconda dell’andamento del mercato dei tassi (o di apposite convenzioni).

Un esempio lo si ha con i prestiti INPS ex Inpdap, che si applicano a tutti i dipendenti pubblici di qualsiasi tipo o livello (dai carabinieri, o in generale forze armate, ai pensionati di qualsiasi ente, dai dipendenti statali, ecc).

logo inps
Ci sono poi ulteriori requisiti che bisogna avere, in primis l’iscrizione al Fondo della Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie, dove bisogna anche aver maturato una certa anzianità contributiva (pari a 4 anni, dimezzati solo se si hanno alcuni requisiti specifici come per i mutilati in servizio, ecc).

N.B. Visti i processi di digitalizzazione, sia nel caso dei prestiti ex Inpdap, che sono presentati per via telematica, e sia per quelli per pensionati, nell’agevolazione rientra anche la semplificazione di alcuni aspetti burocratici.

prestiti online

Quali alternative per dipendenti e pensionati pubblici?

La tipologia di finanziamenti accessibili sono:

  • Piccolo prestito Inpdap;
  • Prestito Pluriennale Inpdap, diretto o garantito;
  • Cessione del quinto Inps;
  • Mutui ipotecari per acquisto o ristrutturazione di immobili.

I tassi di interesse sono più bassi rispetto a quelli in media imposti dalle banche sul mercato dei finanziamenti.

Il Piccolo Prestito

Il Piccolo Prestito prevede importi contenuti in relazione allo stipendio mensile percepito dal richiedente. Per poterlo richiedere bisogna essere iscritti alla Gestione Unitaria ex Inpdap o ex Ipost e aver raggiunto almeno un anno di anzianità oltre che avere un contratto a tempo indeterminato o, se determinato, con durata non inferiore a tre anni e avere una retribuzione fissa e continuativa per l’intera durata del contratto.

Non si ha totale libertà nella scelta dell’importo visto che questo è collegato alla durata di rimborso. Si segue infatti uno schema predefinito:

  • se si sceglie rimborso in 12 rate l’importo del prestito sarà pari a una mensilità di stipendio;
  • se si sceglie rimborso di 24 rate l’importo sarà pari a due mensilità;
  • se si sceglie rimborso di 36 rate l’importo sarà pari a tre mensilità;
  • se si sceglie rimborso di 48 rate l’importo sarà pari a quattro mensilità

La richiesta è telematica tramite il portale INPS dove è possibile anche fare una simulazione. Per i pensionati è disponibile anche accesso tramite il contact center 803 164 (da rete fissa) o 06 164 164 (da rete mobile) e i patronati.

Prestiti INPS Pluriennali Diretti ex Inpdap e ex Ipost

Si tratta di tutte le tipologie di prestito un tempo erogate e gestite dall’Inpdap (vedi anche Finanziamenti Inpdap o dall’ex Ipost). I requisiti necessari per acceder ai Prestiti Pluriennali Diretti sono sempre gli stessi, tra i quali la titolarità di contratti preferibilmente a tempo indeterminato (alcune eccezioni per quelli a tempo determinato), e l’iscrizione con conseguente versamento alla Gestione Unitaria dei Prestiti (vedi anche Guida al sito www.inps.it).

Ioltre:

  • si deve essere in servizio;
  • si devono avere almeno 4 anni di attività utile ai fini pensionistici, che si riducono a due solo nel caso degli invalidi, mutilati o decorati al valore militare.

Le condizioni economiche, i tassi applicati, e le modalità per cui possono essere concessi, con indicazione anche delle somme massime concedibili, vengono modificate sempre tramite la ridefinizione dell’apposito Regolamento. Online è possibile trovare i moduli di richiesta.

Le finalità sono numerose e vanno dall’acquisto di ausili per disabili, alle spese per malattie gravi e infortuni, acquisto auto, spese per matrimoni o funerali, per la nascita o studi dei figli, ecc, fino all’acquisto o ristrutturazione di immobili. Tuttavia bisogna considerare i limiti di importo che riguardano ogni finalità e se si rientra in quelli pluriennali di 5 anni o di 10 anni, anche per calcolare l’impatto delle rate che sono trattenute sullo stipendio.

Prestiti Pluriennali Garantiti

I dipendenti e i pensionati che hanno diritto alla richiesta dei prestiti ex Inpdap, possono accedere anche ai Prestiti Pluriennali Garantiti (tipica cessione del quinto dello stipendio o della pensione) che si differenziano da quelli non garantiti su vari aspetti. Ad esempio:

  • non è previsto il possesso di finalità definite a priori (ad esempio acquisto auto, nascita figlio, matrimonio, ecc);
  • non è l’INPS che stanzia i fondi e li eroga, ma svolge solo il ruolo di ‘garante’.

Infatti bisogna rivolgersi alle banche con le quali l’ente ha stipulato delle convenzioni atte a garantire tassi più bassi rispetto a quelli normalmente applicati dalle stesse banche, o forme di agevolazione nell’accesso al credito (vedi anche Finanziamenti agevolati per pensionati INPS).

Prestiti INPS Convenzionati per pensionati

pensionato che festeggia

Affianco ai prestiti un tempo erogati dall’Inpdap e dall’Ipost si sono da qualche anno affermati i Prestiti INPS per pensionati, ovvero una classica cessione del quinto della pensione che viene erogata dalle banche e finanziarie che hanno stretto accordi con l’ente previdenziale, per garantire condizioni migliorative (tassi agevolati, mancanza di spese di gestione, ecc) rispetto a quelle proposte da Istituti di credito non convenzionati.

Per conoscere gli Istituti che hanno fatto questi accordi, si può andare sul sito dell’INPS, oppure controllare che sul prodotto proposto sia riportata una dicitura che rimandi all’accordo in corso. L’elenco è comunque in continuo mutamento.

Bisogna inoltre considerare che, trattandosi di convenzioni, la banca stipula un accordo con l’INPS dove viene previsto un tasso di massima da rispettare, ma poi si è liberi di applicare tassi anche molto più bassi.

Come conseguenza non troviamo lo stesso tasso applicato dalle varie banche o finanziarie firmatarie, per cui prima di decidere può essere utile richiedere più preventivi da mettere a confronto tra di loro per vedere quale può essere l’agevolazione più vantaggiosa in base alle proprie necessità.

Come già accennato, per conoscere la lista delle banche convenzionate si può visitare il sito dell’INPS, ma in tutti i casi bisogna poi rivolgersi personalmente alle varie banche.

Questi accordi valgono per tutti i pensionati, indipendentemente dalla categoria lavorativa occupata durante il periodo di versamento dei contributi che hanno portato alla maturazione della pensione (compresi gli ex autonomi).

Banche e finanziarie convenzionate: esempi 2023

Banche e finanziarie

Condizioni 2023: che tasso hanno i prestiti INPS?

Nome Prestito
Durata
TAN
Spese amministrative
Piccolo Prestito Inpdap
 

  • 12 mesi
  • 24 mesi
  • 36 mesi
  • 48 mesi

 

4,50%
0,50%
Prestiti Pluriennali diretti
 

  • 60 mesi
  • 120 mesi

 

3,50%
0,50%
Prestiti pluriennali garantiti
 

  • 60 mesi
  • 120 mesi

 

variabile in funzione dell’istituto di credito
0,50%

(Fonte: sito ufficiale INPS – Dati aggiornati dall’Ente a maggio 2020)

Costi fissi per Pluriennali Diretti e Garantiti

Ci sono delle voci di spesa “fisse”, che sono:

  • 0,50% sulla somma erogata come contributo al Fondo della Gestione Unitaria;
  • 1,5% o 3% (a seconda che la durata sia rispettivamente 60 o 120 rate) come quota di gestione del rischio sempre in favore del Fondo. Queste percentuali vengono aumentate a 2% e 4% nel caso in cui il richiedente sia al di sopra dei 65 anni di età.

prestiti a pensionati

Cosa bisogna fare per avere un prestito INPS?

Bisogna distinguere le procedure:

  • per il Piccolo Prestito e per i Pluriennali Diretti ci si rivolge alla propria amministrazione che presenta o inoltra la domanda, il che ormai avviene in modo telematico;
  • per i Pluriennali Garantiti ci si rivolge alla propria amministrazione per ottenere lo stato di servizio da presentare alla banca convenzionata alla quale ci si richiederà il prestito. Il resto dell’iter viene seguito dalla banca direttamente che ha dei canali privilegiati con l’amministrazione del dipendente pubblico richiedente.

L’erogazione del Piccolo Prestito INPS (così come quella dei Prestiti Pluriennali Diretti), indipendentemente dalla durata viene fatta in funzione della presentazione cronologica delle domande, fino a quando la dotazione del Fondo è sufficiente a soddisfare le richieste. Può quindi succedere che una richiesta di finanziamento non venga soddisfatta semplicemente perché non ci sono più soldi da assegnare.

pensionati che guardano un preventivo
Come funziona in questo caso? Bisogna attendere che si apra la finestra successiva per la presentazione delle domande, e ripresentala. A differenza di quanto accade per i finanziamenti classici, dove le condizioni di mercato possono rendere i tassi applicati meno favorevoli in un secondo momento, lo slittamento dei tempi di erogazione non comporta un peggioramento delle condizioni applicate.

Di contro in caso di urgente necessità di ottenere il prestito, si ha il rischio di non riuscire a ricevere la cifra nei tempi utili. Per evitare ritardi si deve usare l’apposita modulistica che deve essere presentata per via telematica ed è obbligatorio allegare tutti i documenti necessari, in quanto l’elevato numero di richieste fa sì che le domande non complete vengano automaticamente rigettate.

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