Calcolo rata sostenibile del prestito: come fare?

La sostenibilità della rata massima di un prestito: perché bisogna conoscerla

La necessità di liquidità può portare a concentrarsi solo sull’aspetto della somma massima di finanziamento che si può ottenere, non valutando quale sarebbe o sarà la rata sostenibile del prestito stesso. Ma che cosa si intende con questa definizione e perché rappresenta un dato invece fondamentale da prendere in considerazione?

Che si intende con ‘sostenibile’

Partiamo proprio da queste domande. Quando si parla di rata sostenibile per un prestito o un mutuo (vedi anche Differenze tra prestito e mutuo) si intende quell’importo a cui possiamo rinunciare ogni mese (N.B. Per tutta la durata del piano di ammortamento) senza andare a creare una crisi al budget familiare. In parole ancora più semplici ci permette di identificare la rata che possiamo pagare ogni mese senza troppi sacrifici.

Tuttavia è abbastanza chiaro che si tratta di un dato ‘stimato’ e che non può valutare tutti gli aspetti legati soprattutto al fattore tempo. Per queste ragioni la valutazione della sostenibilità della rata e il relativo calcolo risulteranno più affidabili se si guarda a un orizzonte temporale non troppo lungo.

omino che porta sulle spalle un punto interrogativo

Come si calcola?

Ci sono essenzialmente due categorie di metodi per effettuare il calcolo della sostenibilità: uno rientra nel ‘fai da te’ mentre l’altro sfrutta degli strumenti più ‘tecnologici’. Analizziamo questi due aspetti nel particolare.

Il fai da te

In questa categoria inseriamo un calcolo fatto ‘a braccio’, in cui andiamo a sommare, tra gli impegni del reddito mensile, tutte le spese che facciamo correntemente (come rid bancarie, abbonamenti, ricariche mensili, ecc). A questi si dovranno aggiungere i costi medi delle utenze, più il budget che in media usiamo per fare la spesa, per sostenere spese di tipo personale (cura di sé, abbigliamento, ecc). Se si hanno figli a carico vanno sommati anche i costi medi sostenuti per loro.

Una volta addizionato il tutto è buona norma maggiorare la cifra ottenuta con un importo che va dal 10% al 20% del totale. Per esempio se abbiamo calcolato costi complessivi per circa 1000 euro, fattivamente dobbiamo considerare per il nostro calcolo finale una somma pari a 1100 se scegliamo il 10% o 1200 se scegliamo di usare il 20%.

A questo punto dal reddito mensile netto si va a sottrarre la somma totale definitiva. Sempre per fare un esempio se abbiamo raggiunto un costo complessivo di 1200 euro e il reddito familiare mensile netto è di 2 mila euro, allora otterremo un importo ‘impegnabile’ di circa 800 euro.

Attenzione però! Questo non rappresenta l’importo della rata che si può rimborsare ma ci fornisce la somma massima entro si deve far rientrare la rata da rimborsare perché questa sia sostenibile. Tornando al nostro esempio una rata di circa un terzo dell’importo ‘impegnabile’ (o poco di più), pari quindi a massimo 300 euro, sarebbe di per sé sostenibile, almeno sulla carta.

Gli strumenti più tecnologici

Ad oggi ci sono dei tool e dei calcolatori che permettono di fare delle simulazioni sulla sostenibilità. Logicamente, anche nell’ottica della privacy, i dati vanno sempre inseriti ‘ad personam’.

calcolatrice

Un tool ‘ufficiale’ è quello proposto da Monitorata che prevede in primis l’inserimento dell’importo da richiedere con relativo tasso di interesse. Una volta introdotti i dati richiesti e data la conferma il sistema ci fornisce la rata sostenibile per quell’importo di prestito. Il sistema permette anche di fare delle simulazioni sulle ‘possibilità’ di ottenere un finanziamento. Ovviamente ricordiamo che anche in questo caso si tratta di stime o valutazioni, per cui tali simulazioni non hanno alcun valore di tipo ufficiale e soprattutto non mettono al riparo dal trovarsi con troppi debiti.

Approfondimento: Confronto prestiti

Sono davvero utili?

La risposta non può essere netta. Infatti entrambi questi sistemi, seppur utili, presentano due limiti notevoli:

  • la simulazione fatta su una rata con il tasso di oggi potrebbe cambiare di molto nel caso di un cambio di tasso al momento della richiesta e accettazione della pratica;
  • la stima delle spese che si sostengono potrebbe scostarsi di molto rispetto a quelle future che si dovranno fronteggiare.

La tutela del preventivo

Per rendere più affidabile o meno obsoleta una simulazione di rata sostenibile del prestito può aiutarci un preventivo ufficiale a condizione che questo riporti anche la data entro la quale quelle condizioni indicate in esso resteranno immutate. È quindi ancora più importante non fermarsi alle mere simulazioni e richiedere dei preventivi sfruttando i canali ufficiali e sulla base di essi decidere di procedere per una richiesta formale di accesso al finanziamento.

Anzi, è buona prassi richiedere più preventivi, con condizioni differenti, anche alla stessa banca o finanziaria e poi una volta scelto quello più adatto (dopo averlo confrontato anche con quelli di altre banche o finanziarie) procedere alla richiesta seguendo alla lettera tutte le formalità.

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