Prestiti per aziende: come muoversi tra continuità e flessibilità

Prestiti per aziende

Il ciclo produttivo e il timing dei flussi di cassa sono due elementi che bisogna considerare con attenzione al momento di decidere di richiedere un finanziamento. Ciò vale a maggior ragione quando si tratta di chiedere un finanziamento per sostenere lo start up delle propria attività.

Quindi tra i requisiti di maggiore rilievo ci sono la flessibilità e la possibilità di personalizzazione del piano di rimborso, le possibilità di rinegoziare o accedere in modo continuativo alle varie forme di finanziamento, e se possibile di ottenere almeno in parte finanziamenti agevolati o a fondo perduto.

A riguardo il legislatore sia europeo che italiano ha previsto una serie di forme di finanziamento destinate soprattutto all’ausilio di categorie che possono incontrare maggiori difficoltà come: imprenditoria femminile, giovanile, pmi e microcredito per micro imprese. I problemi legati a queste forme di finanziamento sono per lo più dettati dai parametri rigidi entro i quali rientrare per poter partecipare all’erogazione che avviene nella maggior parte dei casi tramite bando (vedi anche Garanzia Giovani).

Prestiti agevolati o a fondo perduto

Dal punto di vista dei finanziamenti accessibili tramite Regione o Stato, normalmente la differenza sta nel fatto che nel primo caso si possono ottenere delle somme, anche tramite l’intervento di istituti di credito convenzionati, con l’applicazione di tassi agevolati. I prestiti statali diretti sono praticamente scomparsi, e generalmente la funzione si ha con l’istituzione di fondi di garanzia per agevolare l’accesso al credito.

I finanziamenti a fondo perduto, in entrambi i casi, sono quindi praticamente scomparsi, sostituiti da agevolazioni nella tempistica di restituzione con possibilità di sospensione fino a quando la situazione economica non diventa più solida e sostenibile.

A livello europeo invece ci sono ancora finanziamenti a fondo perduto, che vengono per lo più erogati sempre tramite l’intervento della regione di appartenenza. Per individuare l’esistenza di questi fondi, e vedere i parametri che bisogna possedere per presentare la domanda di accesso al bando, bisogna rivolgersi direttamente alla propria regione, e sul sito del portale europeo per le pmi. Ci si può rivolgere anche alle banche (generalmente quelle più grandi oppure quelle del credito cooperativo) per vedere se ci sono in corso delle convenzioni con le Regioni.

Prestiti da istituti di credito

Per questo genere di finanziamenti sono fondamentali i requisiti come la flessibilità, la continuità di accesso e la certezza e chiarezza del piano di ammortamento, oltre che la consulenza per trovare le soluzioni più adatte alle varie necessità (con la possibilità di accedere a più di un prestito a seconda delle differenti esigenze).

Esempi di prestiti da istituti di credito

  • Una delle banche che offre un’elevata scelta, ed anche una buona consulenza è la Unicredit. Tra le soluzioni c’è la Celercredit che mette a disposizione liquidità in tempi brevi fino a 50 mila euro e che non ha scadenza prefissata, o la Nuova imprese start up che offre fino a 100 mila euro rimborsabili anche in 7 anni. In entrambi i casi la banca punta sulla personalizzazione del servizio;
  • per chi invece alla ricerca di una soluzione a tasso fisso con un piano i rimborso predeterminato e tempi di ammortamento fino a 120 rate, c’è il prestito di BNL Revolution Imprese, con importo massimo fissato a 100 mila euro.

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