La richiesta di un prestito personale

Richiedere ed ottenere l’erogazione di un prestito – La valutazione della richiesta

Requisiti per chiedere e ottenere la concessione di un prestito

Il requisito più importante per poter accedere ad un prestito è la capacità di rimborso: prima di erogare una somma un qualsiasi istituto di credito verifica che il cliente abbia tutte le carte in regola per poter rimborsare ogni singola rata. Dalla crisi del 2008 a oggi si è sentito molto parlare di social lending, che è una forma di prestito tra privati, ma anche in questa modalità alternativa di finanziamento, che sfrutta di solito delle piattaforme autorizzate, è comunque prevista una valutazione del merito creditizio e dell’affidabilità del richiedente.

Proprio per questo evidenziamo subito come non bisogni credere a coloro che promettono di far ottenere prestiti senza garanzie, senza busta paga e senza nessuna forma di reddito.
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Attenzione!
Banche e finanziarie valutano le richieste di credito non solo sulla base di procedure standard, ma anche sulla base di criteri interni che variano a seconda del rischio che ogni finanziatore intende assumersi (ci sarà pertanto un giudizio del consulente o di chi gestisce il rischio). Dunque può capitare che lo stesso cliente sia finanziabile per una società e non lo sia per un’altra.
Non si ha la possibilità di conoscere tutte le valutazioni interne, così come non ci si può informare sui punteggi esatti che sono attribuiti alle varie condizioni che si presentano e che si hanno. Alcune società possono infatti attribuire un punteggio più basso a chi ha una famiglia rispetto a chi è single, oppure attribuire differenti punteggi a seconda del tipo di lavoro che si svolge. Questo anche nel caso dei dipendenti, in quanto il rischio di rimanere senza lavoro varia a seconda che si sia un impiegato nel settore dei servizi, oppure un dipendente in quello del commercio. Il punteggio risentirà anche di eventuali passati ritardi nei pagamenti o, al contrario, di un buon merito creditizio.

Procedura standard di valutazione

Per quanto riguarda la procedura standard, una volta ricevuta tutta la documentazione necessaria (oltre alla firma per l’autorizzazione al trattamento dei dati) la banca o finanziaria avvia l’istruttoria della pratica valutando tre elementi fondamentali:

A) Compatibilità tra importo del prestito e reddito del richiedente (rapporto rata/reddito).

B) Affidabilità creditizia.
C) Esistenza di garanzie supplementari.

Attenzione!

Senza la firma per l’autorizzazione al trattamento dei dati non è possibile valutare la richiesta di credito in quanto non è possibile accedere alle banche dati che contengono informazioni sull’esposizione debitoria e sul comportamento creditizio del cliente nei confronti dell’intero sistema bancario e finanziario (vedi Crif).

A) Compatibilità tra importo del prestito e reddito del richiedente (rapporto rata/reddito).
Uno degli strumenti maggiormente utilizzati per compiere una prima valutazione di fattibilità e’ il “rapporto rata/reddito”: in sostanza si verifica che l’importo della rata non sia superiore all’incirca ad un terzo del reddito netto mensile dei richiedenti. Questa regola però non è sempre fissa sia per quanto riguarda i vari istituti di credito che per i differenti prestiti. Nel caso per esempio della cessione del quinto sappiamo che la percentuale non può superare il 20% dello stipendio o pensione netta, anche se con il prestito con delega complessivamente si sale al 40%.

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Per gli altri tipi di prestito bisogna vedere che tipo di politica di credito è adottata. In alcuni casi le percentuali del rapporto rata reddito possono anche arrivare intorno al 40%. Infine l’aumento o la riduzione di questa percentuale viene modulata anche a seconda del tipo di reddito che si percepisce e quindi il rapporto di lavoro dal quale deriva.
Per calcolare il reddito mensile si considerano tutte le entrate mensili (ricavate da busta paga e/o dichiarazione dei redditi), le uscite mensili (tutte le rate dei prestiti in corso) e si fa la differenza tra i due importi. Ci sono anche degli aggiustamenti che prendono in considerazione il numero di persone che si trovano nel nucleo familiare (come soggetti a carico) risultanti nelle buste paga.

B) Affidabilità creditizia

L’affidabilità creditizia esprime la capacità di rimborsare puntualmente un prestito ed è misurata dal credit score, un punteggio che viene assegnato (in automatico) sulla base di diversi elementi: attuale livello d’indebitamento, capacità di reddito, storico della puntualità nei pagamenti
Tutte queste informazioni possono essere reperite attraverso:

1) dati ottenuti dal richiedente (età, professione, dichiarazione dei redditi, estratto conto ).
2)banche dati pubbliche (da cui è possibile ottenere informazioni su protesti, fallimenti ).
3) SIC – Sistemi di informazione creditizia (dal 2005 hanno sostituito le Centrali Rischi private che fornivano al sistema bancario e finanziario informazioni sulla posizione creditoria dei clienti).

Attenzione!
Nel valutare una richiesta molta importanza riveste la “storia creditizia” di un cliente: due clienti con lo stesso profilo (reddito, affidabilità ecc.) potrebbero ottenere un fido diverso solo perché uno ha rimborsato puntualmente un prestito e l’altro non ha mai richiesto un prestito; in quest’ultimo caso banche e finanziarie, non possedendo alcuna informazione sulla puntualità nei pagamenti, difficilmente si assumono un rischio elevato.

 

C) Esistenza di garanzie supplementari
Le garanzie supplementari possono essere sia di tipo reddituale o patrimoniale, che assicurativo. Le garanzie reddituali aggiuntive sono offerte tramite l’inserimento nella pratica di un garante oppure di un coobbligato. Se si ha la possibilità di inserire qualcuno che ha un reddito solido aggiuntivo, allora la possibilità di ottenere un prestito aumenta, o addirittura si estende anche a coloro che sono senza reddito (o non lo hanno dimostrabile).

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Oggi la maggioranza di banche e finanziarie propone anche polizze di assicurazione che proteggono i finanziati dal rischio di morte o di perdita di lavoro. Ma attenzione: i premi assicurativi sono generalmente a carico del richiedente quindi si tratta di farsi carico di una rata complessiva un po’ più alta. Questo tipo di assicurazioni sono spesso facoltative. In tal caso prima di sottoscriverle bisogna controllare bene:

  • in quali situazioni si applicano (in alcuni casi hanno tante restrizioni e alla fine sono poco utili);
  • che cosa coprono effettivamente;
  • come funziona la rivalsa.

Poi ci sono alcuni prestiti che hanno l’obbligo di sottoscrizione di queste copertura assicurative, come nel caso della cessione del quinto. Negli ultimi anni ci sono state varie iniziative di banche che si fanno carico del premio assicurativo stesso.
Vedi Garanzie e Assicurazioni

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