Prestiti senza busta paga: 3 trucchi per ottenerli

Ottenere un prestito personale senza busta paga, senza garanzie o senza reddito, è possibile ?

Per disoccupati, studenti o lavoratori autonomi la via per ottenere un prestito è ardua. Non tutte le banche e finanziarie offrono prodotti specifici per chi è senza busta paga.

Chiarito questo, per ottenere un prestito senza busta paga è solitamente necessario fornire adeguate garanzie. Pertanto anche nel richiedere solo un piccolo prestito il più delle volte è richiesto:

  • un garante
  • altre entrate dimostrabili (magari evidenziate ad es. dai movimenti di conto corrente).

Riguardo al primo punto, il garante del prestito solitamente non deve avere finanziamenti in corso superiori al 40/50% del proprio reddito e non deve essere un cattivo pagatore;

Riguardo al secondo punto, in genere le finanziarie valutano positivamente anche le entrate non dimostrabili da busta paga (terreni, fabbricati in locazione, lavori a nero, ecc.)

Chiaramente la somma massima erogabile potrà essere contenuta senza la presentazione di una busta paga. Tipico esempio è quello di piccoli prestiti, erogati sottoforma di carte di credito revolving, intestate a giovani che si avvalgono della firma dei genitori garanti.

Ciò non toglie che esistono dei piccoli accorgimenti, che permettono di superare gli ostacoli esistenti e riuscire ugualmente ad ottenere la somma di cui si ha bisogno. Vediamoli di seguito.

1 – Sfruttare i prestiti garantiti da enti

Ente
Perchè è importante
Sito
Ente Nazionale per il Microcredito
Divulga i bandi per l’accesso ai finaziamenti agevolati
www.microcredito.gov.it

Con il riconoscimento, da parte della comunità europea, del ruolo fondamentale ricoperto dal microcredito (con un forte impulso proprio a partire dal 2015), e conseguente stanziamento dei fondi alle varie Regioni. Oggi possibile richiedere questa forma di prestito con somme che a seconda dei casi arrivano ad un massimo di 35 mila euro dove è il fondo stanziato dalla regione di appartenenza a fare da “garante”.

Fonte: sito Ente Nazionale per il Microcredito – Data rilevazione: 21/02/2018.

Quindi senza busta paga né alcun reddito dimostrabile (tanto per un giovane, donna o disoccupato che voglia iniziare un’attività, che per un ex detenuto, ecc), ma semplicemente avendo i requisiti minimi richiesti, si possono ottenere somme interessanti.

Le informazioni sulle modalità di accesso, banche convenzionate e requisiti minimi vanno richiesti all’ufficio competente presso la Regione.

2 -Prestito d’onore per studenti

Prestito
Banca
Durata
Importo
Numero verde
UniCredit Ad Honorem
UniCredit
da 12 a 180 mesi
27.700 euro
800.57.57.57

Fonte: sito UniCredit – Data rilevazione: 21/02/2018.

Studiare deve essere un diritto e non un lusso, anche se molto spesso è questo l’aspetto che purtroppo la spunta maggiormente (vedi anche Prestito per studenti). Le grandi banche, anche in prospettiva di avere in un domani non troppo lontano un referente valido e ben formato per ampliare il proprio organico, hanno ampliato l’offerta delle forme di prestito con la formula del prestito d’onore.

Funziona in modo analogo al microcredito, essendo in questo caso l’ateneo convenzionato, oppure un altro fondo stanziato a fare da garanzia, lasciando quindi lo studente meritevole, libero di concentrarsi sugli studi, e rimandare al loro termine la fase di rimborso, quando, si spera sarà entrata nel vivo l’attività lavorativa.

3- Prestiti tra privati ed il Prestito su pegno

Portale
Sede
Sito
Crowdfounding Italia
Londra
www.crowdfunding-italia.com
StarsUp
Livorno
www.starsup.it

Qui le possibilità, sempre legali, si moltiplicano, perché si va dal crowdfunding al social lending, fino alla stipula di un contratto di finanziamento, con o senza interessi, tra privati. Per i primi due è sufficiente presentarsi con un buon progetto, che venga considerato valido dal punto di vista sociale, produttivo, innovativo, ecc, e a fare da volano è il web. Per il secondo, se non si ha proprio alcuna garanzia, molto spesso, a meno che non sia tra “familiari” si passa attraverso l’uso delle cambiali.

In realtà però il prestito cambializzato può essere ottenuto anche da una banca o una finanziaria, che ne preveda l’erogazione, con la stipula di un contratto ad hoc, il rilascio di tante cambiali quante sono le rate da rimborsare, e lo stralcio di ciascuna di esse ad ogni rimborso.Il primo passo da compiere è quello di richiedere alla propria banca se ne prevede l’uso. Oppure, in alternativa, ci sono i prestiti su pegno, che a differenza di qualche decennio fa vedeva come protagonisti praticamente quasi esclusivamente i banchi di pegno o i monti di pietà, che oggi vedono invece come attori principali le grandi banche. Il vantaggio è che basta avere un oggetto di valore da offrire in garanzia alla banca, perché venga valutato da esperti e venga erogata una somma pari alla percentuale indicata nel contratto stipulato.

Tra le banche che offrono questa tipologia di prestito c’è UniCredit.

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