Estinzione anticipata prestito: quando conviene?

Estinzione anticipata prestito: cosa dice la legge?

L’estinzione anticipata del prestito è una possibilità che banche e finanziarie non possono negare ai clienti che hanno un finanziamento in corso. Tale libertà di estinguere un prestito prima della scadenza è stata guadagnata dai consumatori nel tribunale europeo, tramite un’apposita sentenza (Lexitor). Il tutto è stato poi disciplinato (compresa la definizione dell’importo massimo della penale di estinzione) a partire dal 2013 con la riforma del credito al consumo.

Indice

È sempre dovuta la penale?

Partiamo con l’eliminare un primo dubbio, ovvero se e quando la penale di estinzione è dovuta.

La situazione più semplice si ha quando la banca o la finanziaria decide di azzerarla. In questi casi il finanziato sa con certezza che in qualsiasi momento deciderà di estinguere il finanziamento non dovrà farsi carico di questa penale, che ricordiamo essere prevista per ripagare ‘parzialmente’ la banca degli interessi in realtà non maturati (e quindi non dovuti) perché relativi a rate del piano di ammortamento che ancora non sono rimborsate.

disegno di persona che indica orologio

Se invece la proposta della banca o della finanziaria prevede la penale di estinzione allora la riforma del credito al consumo stabilisce che la penale ammonterà:

  • all’1 % dell’importo da rimborsare (considerato come capitale residuo al momento della richiesta) se il piano di ammortamento rimasto supera un anno (ovvero sono ancora da pagare più di 12 rate);
  • al 0,5 % dell’importo da rimborsare se il piano di ammortamento rimasto è pari o inferiore ad un anno (mancano cioè solo 12 rate o meno da rimborsare).

In questo contesto comunque la penale di estinzione non verrà applicata se:

  • l’importo rimborsato in anticipo è pari all’intero debito residuo;
  • l’importo rimborsato in anticipo è pari o inferiore a 10.000 euro;
  • l’estinzione anticipata del prestito viene effettuata attraverso un’assicurazione a garanzia del credito.

Importi dovuti dalla banca o finanziaria

In base a quanto appena detto, con la riforma sull’estinzione anticipata le banche e le finanziarie spesso non hanno diritto a pretendere la penale. Anzi possono essere costrette a restituire delle somme ai clienti. In particolare sono chiamate a restituire:

  • interessi percepiti ma non dovuti;
  • premi assicurativi;
  • commissioni indicate come recurring;
  • commissioni d’istruttoria e di intermediazione.

A riguardo infatti i premi assicurativi e la parte di costi di gestione, istruttoria o intermediazione relativi alla parte di finanziamento che viene estinto anticipatamente, non essendo tecnicamente dovuti in quanto non fruiti ma essendo stati pagati in via anticipata, devono essere restituiti dal finanziatore.

Bisogna però fare attenzione perché nella maggioranza dei casi seguendo le procedure del finanziatore se questi importi non vengono richiesti si rischia di non riaverli indietro. Quindi è meglio non dare nulla per scontato e, nel momento della richiesta del calcolo di estinzione, informarsi anche su moduli e procedure per eventuali rimborsi.

Quando richiederla

L’estinzione anticipata tecnicamente può essere richiesta in qualsiasi momento, ma ciò non deve far credere che sia sempre ugualmente conveniente procedere. Infatti, a causa dell’ammortamento alla francese applicato sui finanziamenti, il rimborso pur prevedendo rate costanti di fatto ne vede la composizione con una percentuale di interessi molto più elevata all’inizio rispetto alla quota capitale, per poi scendere in modo progressivo nel corso della restituzione delle rate (con conseguente aumento della quota capitale).

calcolatrice

Quindi il rimborso anticipato va considerato senza troppe preoccupazioni nelle fasi iniziali del finanziamento, mentre con il passare del tempo bisogna valutare attentamente:

  • l’ammontare di interessi ancora dovuti;
  • il peso della penale di estinzione.

Sommando queste due voci diventa semplice capire se sia economicamente conveniente procedere all’estinzione anticipata del prestito o se invece conviene di più proseguire con il rimborso rateale fino alla durata naturale. Tuttavia vogliamo sottolineare la definizione ‘economicamente conveniente’ perché nel procedere all’estinzione di un finanziamento non bisogna mai trascurare anche la convenienza non legata alla sfera economica ma connessa ad altri fattori personali, che potrebbe spingere verso valutazioni differenti.

Come procedere?

Il primo step è sempre quello della richiesta del calcolo estintivo. In questo contesto bisogna anche chiedere le modalità con cui procedere all’estinzione. Per esempio, con Agos e Findomestic anche se il prestito è stato richiesto online in modo autonomo, in caso di estinzione anticipata per poter conoscere i termini per estinguere l’importo residuo si viene rimandati presso una filiale o agenzia. Questo perché in caso di utilizzo di modalità non conformi o di causali non specifiche si rischia di avere contrattempi che possono creare anche disguidi sulla regolarità dei pagamenti. In tal caso uscire dal prestito può essere molto complicato.

Lo stesso discorso vale anche per le banche, solo che da clienti per esempio di Unicredit, Intesa Sanpaolo o Bper generalmente si ha già un rapporto con una filiale. In tal caso rivolgersi ad un consulente per le estinzioni anticipate viene naturale.

Conclusioni

L’estinzione anticipata del prestito è un diritto di ogni finanziato. Tuttavia bisogna seguire le giuste modalità, per cui è imprescindibile chiedere all’Istituto finanziatore quali siano le procedure e i costi. È infine consigliato al termine del rimborso richiedere una lettera di liberatoria, che altrimenti potrebbe arrivare in tempi anche abbastanza lunghi.

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