Prestiti personali per pensionati senza cessione del quinto

Prestiti personali per pensionati senza cessione del quinto: perché sceglierli?

Da qualche anno i pensionati in cerca di liquidità possono richiedere la cessione del quinto della pensione. Questa tipologia di finanziamento ha dalla sua parte il vantaggio che la rata mensile, trattenuta sul cedolino, non può mai superare il 20% della pensione netta. Ci sono casi, però, in cui potrebbe essere preferibile evitare tale limitazione, rivolgendosi quindi ai prestiti personali senza cessione del quinto. Ma quali caratteristiche presentano?

Importo e durata

I prestiti personali non hanno una durata standard fissata dalla legge. Il numero di rate che può essere concesso dipende infatti dalle politiche di credito scelte da ciascuna banca. Quindi ci saranno dei prestiti che prevedono una durata massima di 60 rate, oppure 72 o al massimo 84, mentre in altri casi si potrà arrivare anche alle 120 mensilità. Da tener presente inoltre che alcuni Istituti di credito tendono ad aumentare le durate solo per importi elevati.

Tutte queste variazioni costringono chi è interessato a fare più valutazioni richiedendo differenti preventivi.

Attenzione! Non si dovrebbero mai confrontare preventivi di durate differenti, quindi se ci si rivolge a Istituti di credito che prevedono durate massime diverse tra loro, si dovrebbe scegliere la durata massima minore e poi fare il confronto su queste.

Per capire questo aspetto supponiamo di rivolgerci alla banca A e alla finanziaria B. La banca A prevede una durata massima fino a 84 rate, mentre la finanziaria B arriva fino a 60 rate. Per fare un confronto dovremmo chiedere a entrambe, per la stessa somma, il preventivo sulla durata di 60 rate. Se quello della finanziaria B fosse più vantaggioso potremmo poi richiedere il preventivo per la durata massima che è di 84 rate, per rendere la rata meno onerosa da sostenere.

L’età massima del richiedente

Un aspetto che non può essere considerato secondario quando si cerca un prestito personale per pensionati, senza ricorrere alla cessione del quinto, è quello dell’età massima accettata dalla finanziaria. Anche in questo caso ci sono molte differenze perché alcune società si fermano intorno ai 70 anni, altre arrivano a 75. In casi meno frequenti si può arrivare a 80 anni e in pochissime si spingono oltre questa soglia. In più bisogna controllare se quella soglia di età è indicata come ‘età compiuta’ o non compiuta.

Infatti se si è abbastanza avanti con gli anni, si rischia di ottenere un prestito con un piano di ammortamento pari a due o tre anni al massimo, con importi richiedibili di conseguenza modesti. Questo perché, anche se il rapporto rata reddito potrà essere maggiore del quinto della pensione, comunque non si potranno quasi mai raggiungere percentuali superiori al 30% o al massimo il 40% della pensione percepita.

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Quali sono le possibili alternative

Non ci sono prestiti personali esclusivamente per pensionati. Infatti senza cessione del quinto della pensione, che rimane invece un prodotto ‘dedicato’ e che spesso usufruisce di particolari agevolazioni sui tassi (come nel caso delle convenzioni con l’Inps), di norma si rimane all’interno di normali prestiti personali, dove anzi un pensionato può incontrare più limitazioni rispetto a chi è ancora in età lavorativa.

Come possibili alternative agevolate possiamo considerare:

  • piccolo prestito NoiPa (per i dipendenti statali) o prodotti simili;
  • prestiti frutto di convenzioni con particolari categorie o casse previdenziali.

Come alternative standard ci sono i classici prestiti non finalizzati, compresi quelli che sfruttano la disciplina del credito al consumo. Non solo, almeno nella pratica, la categoria può essere molto ampia poiché possono rientrarvi i prestiti cambializzati e il prestito su pegno.

In più, se si ha un’età considerata accettabile, ci potrebbe essere anche possibilità di accedere al social lending, ovvero una forma di prestito tra privati che diventa accessibile attraverso l’uso di apposite piattaforme, con il solo accorgimento di riferirsi a società che siano state regolarmente autorizzate ad offrire questo tipo di prodotti e di servizi in Italia.

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Perché sceglierli

I tassi applicati alle cessioni del quinto tendono ad essere più contenuti rispetto a un prestito personale. Anche per le durate ci sono delle differenze che vanno a vantaggio dei primi rispetto ai secondi. In più si deve considerare che la cessione del quinto non prende in considerazione la valutazione del merito creditizio del richiedente e quindi si adatta anche a cattivi pagatori e non ha importanza il passato lavorativo: anche i dipendenti autonomi, una volta pensionati, possono accedere alla cessione del quinto.

Tutti questi aspetti rendono la cessione del quinto più appetibile delle altre forme di prestito personale, considerata anche l’età massima accettata che può essere anche piuttosto lunga (ci sono alcune banche che arrivano addirittura fino a 90 anni come età massima del richiedente).

Il fatto che si stiano valutando prestiti adatti a pensionati senza cessione del quinto può essere determinato da poche situazioni, come la possibilità di poter avere un rapporto rata reddito superiore al 20% o per evitare il peso dell’assicurazione obbligatoria che in alcuni casi può essere molto onerosa (questa condizione può essere superata facilmente rivolgendosi a società che la offrono gratuitamente facendosi carico del costo del premio assicurativo).

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