Anticipo TFS – Ecco come funziona

I lunghi tempi di liquidazione del TFS (trattamento di fine servizio che dal 2000 in poi è stato sostituito dal TFR per i dipendenti pubblici e statali) sono stati oggetto sia di provvedimenti legislativi (che hanno superato il limite di non poter ottenere un “anticipo TFS”) che di alcuni accordi/convenzioni tra banche private ed enti. Ne è un esempio quello stipulato tra la Banca BNL e il Ministero della Difesa e che ha riguardato carabinieri, agenti e militari in generale.

Quindi ad oggi, alla domanda se tutti gli statali possano o meno richiedere l’anticipo del TFS, la risposta da negativa è diventata positiva. Vediamo però in cosa consiste e come funziona.

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Di che cosa si tratta?

Analizziamo in primis la differenza tra anticipo TFR e quello riferito al trattamento di fine servizio. Nel primo caso ci riferiamo ad un anticipo sulla somma maturata mensilmente (e tenuta dal datore di lavoro) mentre si svolge ancora l’attività lavorativa, al sorgere di alcune esigenze ben specifiche.

Con l’anticipo TFS parliamo invece di ottenere una parte della somma maturata quando si era in servizio attivo presso una pubblica amministrazione, ma quando si è già in pensione o comunque quando è cessato il rapporto di lavoro. Una volta lasciato il servizio, a seconda della motivazione, la legge prevede infatti tempi abbastanza lunghi per ricevere il proprio TFS che vanno dai 12 ai 24 mesi.

Tramite la richiesta di anticipo, una parte della somma, può essere ottenuta subito, ma non dallo Stato, bensì da una banca che aderisce alle convenzioni.

Quindi che cosa succede in modo pratico?

Il lavoratore che ha diritto alla liquidazione del TFS si rivolge (con il solo prospetto dei conteggi calcolato dall’Inps) ad una delle banche convenzionate che prevedono la possibilità di concedere un anticipo. In tal modo è possibile ottenere una parte della somma, sulla quale verrà applicato un tasso di interesse fisso che rappresenta il compenso della banca per aver concesso l’anticipo.

(Approfondimento: Prestiti INPS)

Ma attenzione, non si può richiedere una somma qualsiasi a titolo di anticipo. Si deve infatti considerare l’importo complessivo spettante sul quale si applica una percentuale di ‘anticipo’ minima e massima che può variare da Banca a Banca. Anche sui tassi di interesse c’è libertà di scelta da parte delle diverse società mentre l’unica certezza, prima di richiedere un preventivo, è che il tasso applicato dovrà essere fisso (vedi anche Calcolo rata sostenibile del prestito).

immagine denaro

Vantaggi e svantaggi dell’anticipo

Per chi deve aspettare fino a 2 anni di tempo per poter utilizzare dei soldi che ha maturato e che quindi gli spettano, il primo vantaggio è quello di poter ottenere almeno una parte della somma subito. Ricordiamo infatti che il trattamento di fine servizio in base all’articolo 1 della legge numero 147 approvata il 27 dicembre 2013 viene così erogato:

  • in unica tranche dopo uno o due anni, nel caso di un TFS uguale o inferiore a 50.000 euro;
  • in due tranche, se l’importo lordo è compreso tra 50 mila euro e 100 mila euro. La prima rata è fissa ed è pari a 50000 euro e la seconda verrà erogata a 12 mesi di distanza dalla prima;
  • in tre tranche oltre i 100 mila euro che verranno erogate ogni 12 mesi circa. Le prime due rate sono fisse e pari a 50000 euro.

Lo svantaggio principale è invece rappresentato dal “costo” che ricade sul richiedente e che è rappresentato principalmente dal tasso applicato dalla banca.

Documenti per la richiesta

Per richiedere l’anticipo del TFS, i documenti che sono generalmente richiesti dalle varie banche che offrono tale opportunità sono i seguenti:

  • codice fiscale;
  • due documenti di identità;
  • la documentazione reddituale (ovvero gli ultimi 2 cedolini pensione, se già disponibili, e l’ultimo cud);
  • il prospetto TFS rilasciato dall’Inps;
  • il numero di Iban per l’accredito dell’importo di TFS anticipato dalla banca.

N.B. In alcuni casi è chiesta anche un’attestazione (anche con autodichiarazione) dello Stato civile del richiedente.

Esempi di banche o finanziarie

Facciamo alcuni esempi, andando a considerare anche realtà bancarie di dimensione più ridotta, le quali si sono mosse proponendo la possibilità di erogazione di un anticipo:

Igea TFS

logo banca igea

Igea Banca al 21 settembre 2021 mantiene una percentuale massima fino a 95% e propone o la richiesta “parziale” con upgrade in base alle esigenze, oppure il piano definito fin da subito con richiesta totale. Sempre alla stessa data il foglio informativo riporta come condizioni economiche:

  • Tan compreso tra il 5,00% e l’8,00% (in aumento a seconda della durata del piano di ammortamento);
  • nessuna spesa di istruttoria.

(Fonte: sito ufficiale Banca Igea – Data: 21 settembre 2021)

TFS Subito

immagine anticipo tfs banca ibl

Anche IBL Banca (che ricordiamo propone anche Rata Bassotta) propone un prodotto ad hoc denominato TFS Subito, per il quale ha stabilito come condizioni generali:

  • importo massimo fino a 300 mila euro;
  • anticipo Tfs fino a un massimo del 95%;
  • nessuna spesa di istruttoria;
  • possibilità di scelta tra “rimborso scalare” (che prevede il pagamento della prima rata subito, mentre in caso di necessità si potranno avanzare altre richieste), e “rimborso dilazionato in più rate” (che ha un piano di rateizzazione subito definito).

(Fonte: sito ufficiale IBL Banca – Data: 21 settembre 2021)

Banca Cambiano

logo banca cambiano

La percentuale di anticipo in questo caso arriva fino al 100% e come nelle soluzioni precedenti non si applica alcuna spesa di istruttoria. Al momento sul sito web ufficiale non sono reperibili altre info sulle condizioni economiche e per avere informazioni più dettagliate è obbligatorio rivolgersi alla banca stessa.

(Fonte: sito ufficiale Banca Cambiano – Data: 21 settembre 2021)

ViviBanca

Anche Vivibanca offre un anticipo in percentuale fino al 100%. Viene anche trattato il Tfs fino ad un massimo di 45 mila euro di importo per il personale di enti pubblici di ricerca.

(Fonte: sito ufficiale ViviBanca – Data: 21 settembre 2021)

Preventivo

Queste formule, anche se vanno sotto il nome di anticipo TFS, come visto, prevedono l’applicazione di condizioni economiche diverse, proprio perché lasciate alla discrezionalità della banca. E’ buona norma chiedere più preventivi e informarsi anche sui tempi massimi di erogazione che ogni istituto può garantire e rispettare.

Nella richiesta di un preventivo/simulazione sono sempre necessari: un documento identità personale non scaduto, il prospetto calcolato dall’Inps sull’importo di TFS maturato, codice fiscale o tessera sanitaria.