Credito revolving: definizione e funzionamento

Linea revolving: non solo carte di credito?

La forma più conosciuta di linea di credito revolving è quella che viene concessa tramite il rilascio di carte di credito, che permettono non solo di posticipare i pagamenti effettuati, ma anche di rateizzarli. Tuttavia la definizione di revolving sta ad indicare un prestito che mette a disposizione una somma o fido prefissato (prevedendo il pagamento degli interessi solo sulle somme via via utilizzate) e che, tramite il rimborso delle varie rate, ripristina progressivamente la riserva del fido che può essere riutilizzato con un meccanismo di tipo rotativo.

Come funziona?

Una volta compreso cos’è, per comprenderne meglio il funzionamento, si deve semplicemente pensare ad una scorta di denaro che può essere usata all’occorrenza: ad esempio se il fido è di 1500 euro, allora si potrà utilizzare la cifra in tutto o in parte (e nel caso di un uso parziale a più riprese) nel modo che si ritiene più opportuno. Ad esempio con Agos, Findomestic, Compass, ecc, potendo sfruttare le modalità di anticipo contante, si può disporre della somma anche in contanti, senza doverla usare per forza per effettuare un acquisto (vedi anche Migliori carte revolving Agos Ducato . Nella maggiora parte dei casi è possibile stabilire il numero di rate con cui fare il rimborso (entro un minimo e un massimo prefissato), il che incide sull’ammontare della rata (o somma delle varie rate) da pagare ogni mese.

Ciascuna rata è costituita da una quota capitale e una interessi, per cui per fare previsioni sul ripristino della linea di fido, bisogna considerare solo la componente legata al capitale stesso. Non tutte le proposte di credito revolving sono strutturate poi allo stesso modo, soprattutto per quanto riguarda le limitazioni dettate per la determinazione della rata minima.

Nella maggioranza dei casi si ha una percentuale minima (generalmente intorno al 4%, ma si hanno anche ipotesi al 3% o al 5% della cifra complessivamente da rateizzare), che a sua volta non può essere inferiore a un importo minimo prefissato (anche qui non si scende quasi mai al di sotto dei 40 o 50 euro). Tuttavia una volta conosciuti questi limiti, diventa molto più semplice determinare e individuare gli acquisti da rateizzare.

Opinioni sulla convenienza

Un discorso a parte invece va fatto sulla convenienza, visto che alcune carte revolving hanno interessi piuttosto esosi (si supera anche il 20% per il Taeg). Anche qui non c’è una legge scritta, ma si può contare su una grande variabilità di condizioni da esaminare e valutare caso per caso.

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