Comprare mobili a rate senza busta paga – E’ possibile?

Mobili a rate senza busta paga: quali alternative?

Ristrutturare continua ad essere molto conveniente, grazie all’elevata percentuale detraibile ed alla possibilità di poter aumentare l’importo da portare in detrazione anche per l’arredamento. Ciò ha aumentato in senso assoluto le occasioni di poter acquistare i mobili a rate ma per chi è senza busta paga tali possibilità rimangono sempre accessibili?

Purtroppo la difficoltà di accedere ai finanziamenti, anche spesso agevolati nelle condizioni economiche, rimane molto elevata per chi è senza reddito dimostrabile o è semplicemente senza una normale busta paga. E le possibilità di poter ottenere dei prestiti con finanziarie più flessibili (presenti ormai su tutto il territorio, da Roma a Milano fino a Catania), impongono l’obbligo di dover accettare delle condizioni eccessivamente onerose, al punto da rasentare a volte, tassi di interesse quasi di usura.

Fortunatamente ci sono delle alternative percorribili, che a volte non si valutano perché non si conoscono pienamente o perché non si conoscono affatto. Vediamo quali sono quelle più semplici e meno onerose.

Il vero tasso zero senza busta paga e senza costi aggiuntivi

Cofidis è una società francese che si è conquistata popolarità grazie al servizio Centax ma che è anche l’ideatrice di Pagodil. Questo costituisce una modalità di pagamento che al pari di un finanziamento a tasso zero non prevede l’applicazione di alcun interesse. Tuttavia Pagodil non è un finanziamento vero e proprio ma una dilazione di pagamento, che quindi permette di pagare senza interessi anche l’acquisto di mobili ed anche a chi è senza busta paga.

Praticamente Cofidis fa da tramite tra l’acquirente ed il venditore e si occupa della riscossione delle rate mensili (con rid bancaria sul conto corrente usato nella transazione). Così facendo consente al venditore di vendere il bene anche a chi non vuole o non può pagare per intero il prezzo e all’acquirente di disporne immediatamente ma pagando una rata mensile per il lasso di tempo concordato.

Il funzionamento di questo sistema, alternativo al classico prestito finalizzato, richiede che ci sia un accordo tra Cofidis e il venditore. Deve essere però cura dell’acquirente, prima di procedere all’acquisto, comunicare la volontà di voler attivare la procedura di dilazione del pagamento tramite Pagodil. Vediamo nel dettaglio come funziona:

Richiesta accesso Pagodil

Come appena detto prima di effettuare il pagamento bisogna chiedere al venditore se è attivo Pagodil (normalmente è pubblicizzato tramite l’apposito Logo). Se viene data conferma positiva da parte del venditore bisogna consegnare il proprio bancomat oppure un assegno non compilato né firmato (il bancomat permette di seguire la procedura in modo più rapido).

A questo punto il venditore ‘passa’ il bancomat nel Pos oppure digita i dati presenti sull’assegno sul terminale, per far partire la procedura che durerà pochi minuti. Come altre formalità sono richiesti solamente:

  • esibizione di un documento di riconoscimento;
  • codice fiscale (o tessera sanitaria);
  • comunicazione di un numero di cellulare.

Da notare che non è richiesta alcuna certificazione reddituale (né Unico e né busta paga) il che rende Pagodil adatto praticamente a tutti.

Al termine della procedura il Pos rilascerà uno scontrino. Se la richiesta di dilazione di Pagodil è stata accettata allora si deve firmare lo scontrino per autorizzare l’avvio delle rid di rimborso sul conto corrente collegato al bancomat o all’assegno. Se invece non c’è parere positivo lo scontrino non si firma e rimane all’acquirente come promemoria della richiesta effettuata ma non andata a buon fine. In questo caso sarà possibile effettuare il pagamento con altre modalità (persino richiedere un finanziamento).

Possibilità di rifiuto

Il controllo viene effettuato sul conto corrente che, se viene usato in modo regolare (senza sconfinamenti non autorizzati ad esempio), non porterà a una bocciatura di avvio da parte di Pagodil. A volte però la procedura non funziona semplicemente perché si ha un bancomat che non consente l’accesso all’iter. In questi casi basta munirsi del bancomat evoluto o collegato a un conto corrente che funziona senza difficoltà con la procedura (meglio ancora se bancomat e conto sono gratuiti, come ad esempio , ecc).

Pagamento a rate tramite carta di credito

Le carte di credito revolving spesso sono state al centro di critiche e polemiche dovute all’applicazione di interessi piuttosto elevati. Ci sono però delle carte revolving che per importi medi non prevedono l’applicazione di interessi nemmeno con un rimborso a rate (un esempio classico è da sempre stata la Carta Zerus di Agos). Il problema può essere rappresentato dall’importo che può essere speso che, nel caso dell’acquisto di mobili senza busta paga e senza altre modalità di accesso ai prestiti, risulta generalmente più elevato rispetto al plafond di cui sono dotate la maggioranza delle carte revolving disponibili.

Tra la modalità revolving e la optional revolving la modalità più conveniente per importi modesti è quest’ultima, mentre per importi elevati anche quella a rate pura e semplice. Ovviamente non si beneficia di un tasso zero, ma il livello di interessi non è troppo lontano da quello previsto dalla maggioranza dei prestiti che si trovano in circolazione, con in più il vantaggio di non dover sostenere alcun rischio di bocciatura della richiesta di prestito. Il tutto senza formalità ma semplicemente strisciando la propria carta nel pos al momento dell’acquisto.

Per i prestiti classici: coobbligato o garante

Se nonostante non manchino delle soluzioni alternative, il proprio desiderio è quello di procedere all’acquisto dei mobili con un finanziamento, ma si è senza busta paga, non rimane che seguire la strada del garante o del coobbligato. Normalmente la prima soluzione è la più usata, anche se è l’inserimento di un altro soggetto nella pratica come coobbligato a dare maggiore forza e solidità alla richiesta di finanziamento.

Ovviamente queste complicazioni valgono solo se chi richiede il prestito è senza redditi dimostrabili, oppure è titolare di un modello unico solamente (di norma ne vengono richiesti almeno gli ultimi due). Coloro che hanno altre certificazioni di reddito possono seguire la richiesta senza andare incontro a un aumento dei tassi di interesse, visto che nel caso di prestiti finalizzati all’acquisto di beni c’è un trattamento standardizzato che non va a fare differenze a monte sulla fonte del reddito. Unica condizione fondamentale rimane ovviamente quella della solidità reddituale del oppure dei richiedenti.

Guida Acquisti a rate

La dilazione offerta dall’esercente è subordinata all’approvazione del servizio PAGODIL da parte di Cofidis S.p.A.