Mutuo liquidità: conviene davvero?

Guida al mutuo liquidità: caratteristiche e alternative

Avere un bene da dare in garanzia per ottenere un prestito può essere una soluzione che permette di ottenere somme anche importanti. Un esempio lo incontriamo con il mutuo liquidità che è un finanziamento che prevede la proprietà (parziale o totale ma non soggetta a limitazioni nel godimento dei diritti reali) di un immobile.

Questo generalmente deve essere un immobile ad uso residenziale, ma ci possono essere anche banche che accettano locali commerciali, studi e in generale immobili che hanno altra destinazione d’uso rispetto a quella residenziale.

Indice

Di che tipo di mutuo si tratta?

Si usa il termine di ‘mutuo’ in quanto si tratta di un finanziamento che ha un orizzonte temporale medio, medio-lungo o lungo. Infatti, il piano di ammortamento va in media da un minimo di 5 anni fino a 20 anni. Per la precisione appartiene ai mutui ipotecari in quanto sull’immobile dato in garanzia verrà iscritta l’ipoteca (che nella maggioranza dei casi dovrà essere di primo grado, e in casi meno frequenti potrebbe essere anche di secondo grado).

persona che immagina cose che vuole comprare, auto, casa, arredo

Le banche, soprattutto quelle grandi (come Unicredit, Bnl, ma anche Ubi Banca, Intesa) tendono ad offrire dei prodotti abbastanza simili nelle caratteristiche principali, con poche eccezioni solamente per quanto riguarda la percentuale massima finanziabile e per la presenza di eventuali finalità ‘obbligatorie’ per cui la richiesta potrebbe essere accolta.

Conviene?

A livello di costi, a parità di importo con altri mutui ipotecari, che però hanno come finalità l’acquisto, la costruzione, la ristrutturazione, ecc, il mutuo per liquidità tende ad avere l’applicazione di spread più elevati (anche per diversi punti percentuali) che portano quindi ad un tasso finito maggiore. Inoltre un mutuo di liquidità non beneficia di alcuna detrazione sugli interessi passivi e nemmeno dell’imposta di bollo agevolata che viene applicata solo per l’acquisto dell’abitazione principale.

Infine non bisogna confondere il mutuo di liquidità con i prestiti che affiancano i mutui per permettere a chi acquista casa di avere maggiori somme per far fronte ad alcune spese accessorie (per esempio i costi del notaio, oppure l’esecuzione di alcuni lavori senza andare su un mutuo di ristrutturazione, l’acquisto di arredamento e così via).

In questi casi infatti si avrà un mutuo di acquisto affiancato da un prestito personale o finalizzato che avrà un piano di ammortamento proprio, importi non molto elevati e nessuna spesa notarile (Attenzione: i relativi interessi passivi anche in questo caso non saranno detraibili).

Approfondimento: Detrazione interessi prestito personale

Quando preferire i prestiti personali?

Abbiamo detto che il prestito (finalizzato ma soprattutto quello personale) e il mutuo per liquidità funzionano in un modo simile, ma come tipologia sono differenti proprio per la ‘forza’ delle garanzie che vengono offerte. Solo nel caso di un mutuo ipotecario la banca avrà una garanzia reale per cui potrà avere un giudizio più positivo e fornire somme più elevate (ma comunque limitate dal valore di perizia dell’immobile stesso).

pile di monete di ordine crescente

Riassumiamo comunque le peculiarità delle due alternative:

  • Mutuo di liquidità: ha in genere durate minime più lunghe (come detto si parte dalle 60 rate) e durate massime che arrivano o superano i 20 anni. Le somme minime sono di qualche decina di migliaia di euro (la media di partenza è da 30 mila euro, anche se in alcuni casi si sale anche a 50 mila euro come importo minimo. Ci sono costi accessori più elevati dovendo anche considerare quelli del notaio e i costi di iscrizione di ipoteca al registro ipotecario;
  • Prestiti personali: le garanzie tendono a essere personali (nel computo vanno considerati anche eventuali garanti), la durata difficilmente supera le 120 mensilità mentre per le durate minime si parte da 18 o 24 mensilità. I tassi sono in media più elevati rispetto ai mutui.

Esempi

Riportiamo l’esempio di alcune banche che propongono mutui di liquidità:

Mutuo UniCredit finalità liquidità

L’importo che si può ottenere è pari al 70% del valore periziato, a partire da 30 mila euro fino al massimo di 250 mila euro. La durata varia dai 5 ai 20 anni e il tasso può essere scelto tra variabile e fisso. È accettata solo l’ipoteca di primo grado, bisogna anche stipulare la polizza obbligatoria scoppio e incendio. Secondo quanto specificato dal sito ufficiale della Banca milanese al 27 ottobre 2021 l’accesso a questo mutuo deve essere legato a determinate finalità. Nel particolare con il Mutuo UniCredit finalità liquidità è possibile coprire:

  • le spese personali (studio, sanitarie, ecc). Queste saranno da attestare mediante idonei giustificativi;
  • consolidamento di finanziamenti già in essere.

A differenza del Creditexpress Compact rimangono però esclusi i finanziamenti contratti originariamente con società facenti parte del gruppo della società milanese.

Mutui CheBanca!

Al 27 ottobre del 2021 le alternative per ottenere liquidità con CheBanca! sono in realtà tre. La prima soluzione è rappresentata dal Mutuo di Liquidità propriamente detto che può essere scelto tra tasso Fisso, Rata Protetta, oppure Variabile. Stesse alternative anche per il Mutuo di Consolidamento che impone la necessità di avere pregressi finanziamenti da accorpare ed estinguere. L’ultima opzione è invece il Mutuo di Rifinanziamento attraverso cui sostituire il proprio mutuo già in essere (a condizioni eventualmente migliorative) ed allo stesso tempo ottenere fino a 100mila euro di liquidità aggiuntiva.

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