Prestiti Inpdap – Richiesta veloce online

Prestiti Inpdap 2020 convenzionati, per dipendenti e pensionati

L’Inpdap periodicamente, sulla base della propria disponibilità di bilancio, propone prestiti a condizioni agevolate, destinati agli iscritti, ai pensionati o ai loro familiari. Ma attenzione! I prestiti Inpdap, dopo l’assorbimento dell’Ente da parte dell’Inps, sono ormai gestiti dall’Inps stessa. Il regolamento applicato sul piccolo prestito e sui prestiti pluriennali fino a maggio del 2020 risaliva ancora al 2011, e quindi per anni non ha subito modifiche nel passaggio dai Prestiti Inpdap propriamente detti a quelli Inps ex gestione Inpdap.

Ad oggi invece sono state introdotte alcune modifiche, mirate soprattutto ad una semplificazione della richiesta e ad uniformare l’erogazione dei prestiti agli iscritti delle altre Gestioni (come appunto l’Inpdap) ora confluite all’interno del cosiddetto ‘SuperInps’.

Indice articolo

  1. Chi eroga i prestiti Inpdap?
  2. Chi può fare domanda per ottenere i prestiti Inpdap?
  3. Quali tipi di Prestiti Inpdap sono ancora disponibili?
  4. Prestiti Inpdap: quali i tempi di erogazione?
  5. Cessione del quinto Inpdap: quali alternative?

Chi eroga i prestiti Inpdap?

Il prestito può essere erogato direttamente dall’Inps ex gestione Inpdap o indirettamente, tramite delle convenzioni stipulate con banche o finanziarie (BNL, Banca Nuova-PrestiNuova, Deutsche Bank, Banco Posta,BHW, Compass, Prestitalia, ecc.).

I prestiti erogati direttamente dall’istituto previdenziale sono detti pluriennali diretti, mentre quelli che sono proposti dalle banche convenzionate sono definiti pluriennali garantiti: funzionano come cessioni del quinto, ma i tassi applicati sono differenti. A questi si aggiunge il piccolo prestito. Vediamo tutto nel particolare.

Elenco banche convenzionate 2020

La lista delle banche/finanziarie convenzionate è disponibile online sul sito ufficiale dell’Inps nella sezione dedicata dove è possibile anche vedere alcuni contatti generici.

Data rilevazione 2020 – Fonte: sito Inps

Attenzione!

L’ Inpdap non ha alcun obbligo di erogare prestiti, pertanto i fondi che periodicamente vengono messi a disposizione spesso non sono sufficienti a soddisfare tutte le richieste.

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Chi può fare domanda per ottenere i prestiti Inpdap?

I prestiti pluriennali diretti quinquennali o decennali sono finanziati con un proprio Fondo Credito: la Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali. Nel caso dei prestiti pluriennali sia diretti che indiretti è richiesta anche una durata minima di 4 anni di versamenti all’apposito fondo (si riduce a due anni per i mutilati di guerra e gli invalidi, oppure chi ottiene una medaglia al valor militare), ma ciò non influisce sulle somme che potranno essere richieste, legate invece alla quota cedibile (rapporto rata/reddito al massimo pari a un quinto).

L’adesione a tale Fondo è obbligatoria per tutti gli iscritti Inpdap, e facoltativa per i pensionati Inpdap (la richiesta di adesione va fatta al momento di presentare la domanda di pensionamento ottenendo comunque una trattenuta più bassa rispetto a quella applicata ai dipendenti) o per i lavoratori e pensionati pubblici iscritti, ai fini previdenziali, ad altri enti o istituti che aderiscono al Fondo.

Quindi le categorie di dipendenti che possono decidere di aderire al Fondo, e successivamente richiedere i prestiti Inps ex Inpdap, vanno dagli insegnanti alle forze armate e polizia, ai dipendenti delle amministrazioni locali, ai ministeriali, infermieri, ecc.

Gli iscritti, dipendenti o pensionati che non hanno i requisiti necessari per accedere alle normali condizioni dei prestiti diretti, potranno ricorrere ai prestiti in convenzione.

N.B. Con il termine ‘prestiti in convenzione’ non intendiamo i prestiti pluriennali garantiti, per i quali è sempre richiesta l’anzianità necessaria di contribuzione al fondo. Si tratta infatti generalmente di cessioni del quinto che grazie a delle convenzioni apposite prevedono l’applicazione di tassi di interesse più bassi rispetto a quelli applicati normalmente.

Differenze tra i prestiti pluriennali garantiti e diretti

Oltre alle finalità per cui si possono richiedere (i pluriennali diretti sono vincolati a specifiche situazioni, mentre quelli indiretti non lo sono), la principale differenza sta nel tasso applicato. Infatti il tasso di interesse per i prestiti Inpdap diretti è fisso a 3,5%, mentre per quelli garantiti ci si deve riferire ai tassi applicati dalle differenti banche che possono variare ma che devono rimanere comunque al di sotto del tasso indicato come ‘massimo’ nelle convenzioni stesse.

Anche l’iter per la domanda è differente, perché per quelli Inpdap diretti ci si interfaccia con l’ente, mentre per quelli garantiti intervengono:

  • amministrazione del dipendente che comunica con la banca scelta;
  • la banca interpellata;
  • l’ufficio Inps territorialmente competente.

Un aspetto che rende invece simile la procedura è il canale che si deve seguire, dato che in entrambi i casi è prevalentemente telematica almeno per la parte:

  • del calcolo della rata (tramite tool presente sul sito ufficiale che ha carattere di mera simulazione);
  • della richiesta del prestito con avvio della domanda;
  • della consultazione dello stato di avanzamento della richiesta nell’area personale .

Rimane invece ‘tradizionale’ l’invio dei documenti richiesti (come autocertificazioni, stati di famiglia, giustificativi di spesa, ecc).

prestiti inps

Quali tipi di prestiti Inpdap sono ancora disponibili?

Ad ottobre 2020 l’Inpdap offre, dunque, tre tipologie di prestiti:

  • Piccolo prestito: si tratta di un prestito personale il cui importo può essere pari a 1, 2, 3, 4, 6, 8 mensilità del proprio stipendio netto per una durata pari a 1, 2, 3 o 4 anni; non è richiesta alcuna documentazione di spesa, e può essere rinnovato per una durata pari alla metà del piano di ammortamento scelto in precedenza.
  • Prestito pluriennale diretto: cessione del quinto con durata di 5 o 10 anni; è richiesta la documentazione di spesa (ad esempio tra le finalità nascita del figlio, acquisto auto, matrimonio, ristrutturazione, ecc).
  • Prestito pluriennale garantito: cessione del quinto con durata di 5 o 10 anni, erogato da società finanziarie e Istituti di credito convenzionati. Il prestito è garantito dall’Inpdap contro i seguenti rischi: – decesso dell’iscritto prima che sia estinta la cessione; – cessazione dal servizio senza diritto a pensione; – riduzione dello stipendio del cedente.

A questi va aggiunto ovviamente il mutuo, per il quale le finalità sono molto più limitate rispetto a quanto richiesto dalle banche, ma mantiene tassi molto vantaggiosi.

Tabella Prestiti INPDAP

(Fonte: sito ufficiale Inps – Dati aggiornati dall’Ente a maggio 2020)

Tipo di Prestito
Interessati
Durata del finanziamento
Costo prestito
Spese amministrative
Piccolo Prestito Inpdap
Dipendenti e Pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria per le prestazioni creditizie e sociali
Min. 12 mesi
Max 48 mesi
TAN 5,00%
0,50%
Prestito Pluriennale Diretto
Dipendenti e Pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria per le prestazioni creditizie e sociali
Min. 60 mesi
Max 120 mesi
TAN 3,50%
0,50%
Prestito Pluriennale Garantito
Iscritti alla Gestione unitaria per le prestazioni creditizie e sociali
Min. 60 mesi
Max 120 mesi
variabile in funzione dell’istituto di credito
0,50%

Il Piccolo prestito Inpdap anche on line

Si tratta della forma di finanziamento Inpdap per la quale si ha maggiore libertà di accesso. Fino a qualche tempo fa si aveva una doppia via, in quanto oltre alla classica modulistica da richiedere in forma cartacea alla propria amministrazione, o da scaricare sulla Intranet o dall’apposita sezione dell’Inps, si aveva anche la possibilità di presentare la domanda direttamente online, andando sul sito NOIPA ed espletando la compilazione, sfruttando la procedura guidata, nella sezione self service. Non c’è bisogno di presentare documentazione reddituale, in quanto i dati sono già presenti nel sistema. Oggi la modalità è interamente telematica, e permette anche di seguire lo stato di avanzamento della richiesta.

Come detto è possibile sfruttare il calcolo online delle rate, in funzione delle varie durate scelte, grazie al tool presente che consente di fare simulazioni. I tassi, indipendentemente dalle durate, sono fissati al 4,25% con l’aggiunta dello 0,50% una tantum come spese di amministrazione della pratica (sottratto a monte sulla cifra concessa).

I prestiti pluriennali Inpdap: qualche limite, tassi convenienti

I prestiti quinquennali o decennali Inpdap rappresentano la forma più richiesta, in quanto permettono di ottenere somme abbastanza elevate, grazie a un piano di ammortamento che può essere a 60 oppure a 120 mensilità. I limiti di accesso sono:

  • 4 anni di anzianità;
  • 4 anni di versamento nel fondo;
  • dimostrazione delle cause che portano alla richiesta, che deve avvenire entro un anno dall’evento stesso.

Per questi la cifra complessiva ottenibile come rata è pari a un quinto dello stipendio (attenzione il calcolo del reale importo o quota cedibile viene fatto dall’amministrazione stessa) moltiplicato per la durata del piano di ammortamento scelto (entro i limiti dell’età anagrafica del richiedente stesso), ma può essere raddoppiata sfruttando il prestito con delega. Date le limitazioni che si incontrano in caso di volontà di rinnovo, generalmente è consigliato sfruttare tutta la quota cedibile massima che l’amministrazione riconosce. I tassi sono: 3,5% più spese una tantum di amministrazione di 0,5% più la quota del Fondo rischi. Il valore di quest’ultima è visionabile nelle apposite tabelle presenti sul sito Inps e varia in funzione dell’età del richiedente.

Come si richiedono quelli diretti

La modalità di richiesta dei prestiti diretti Inpdap avviene in modo telematico ma su due livelli. I passaggi da seguire sono:

  • l’interessato richiede alla propria amministrazione la compilazione dell’apposito modulo presente sull’intranet;
  • l’amministrazione invia la domanda on line;
  • la domanda risulterà nell’area personale del richiedente il quale ha due possibilità: procedere con l’approvazione perché la richiesta di prestito sia definitiva ed ufficiale e venga elaborata, oppure cancellarla e fermare l’iter.

L’interessato può anche richiedere modifiche o integrazioni oppure non fare nulla ma in questo caso passati 30 giorni dalla data di invio da parte dell’amministrazione il sistema cancella la richiesta. Per consultare la domanda e darne approvazione, oppure successivamente per seguirne l’iter, il percorso da seguire nell’area personale è:

  • Approvazione Domanda (se si vuole passare alla formalizzazione della richiesta);
  • Consultazione Domande Inoltrate (per vedere a che punto è la pratica, se si devono presentare documentazioni richieste, ecc).

Se la richiesta di prestito viene accettata si avrà l’accredito della somma al netto dei costi accessori (e spese) con bonifico sul conto inserito in fase di richiesta.

Prestiti Pluriennali Garantiti Inpdap

Il numero di banche e di finanziarie che stipula specifiche convenzioni cambia di anno in anno, quindi ci si deve mantenere costantemente aggiornati.

L’Inpdap offre la propria garanzia, solo se si verificano le ipotesi previste dal Regolamento. Anche in questo caso ci sono delle spese accessorie da sostenere, che sono: 0,5% una tantum come spese amministrative e il premio di rischio “compensativo” (tra 1,5% e 3%, che sale di mezzo punto per gli over 65 anni).

I tassi dipendono dagli accordi così come la presenza di ulteriori costi accessori da pagare all’Istituto di credito o finanziaria.

Prestiti Inpdap: quali i tempi di erogazione?

La tempistica è estremamente variabile. Per quanto concerne il piccolo prestito Inpdap e quelli pluriennali erogati direttamente, non ci si trova davanti a istruttorie caratterizzate da rapidità, a causa anche del volume elevato di domande ricevute (vagliate da un numero limitato di addetti), e per il fatto che può capitare di non vedere la propria richiesta soddisfatta.

Ad esempio, per il piccolo prestito Inpdap, i tempi di erogazione oscillano tra i 45 e i 60 giorni. Nel caso di quelli convenzionati i tempi si riducono e dipendono dalle politiche di credito adottate dalle banche.

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Cessione del quinto Inpdap: quali alternative?

I dipendenti statali e pubblici, ma anche quelli parastatali, che non abbiano maturato tutti i requisiti richiesti per poter fare domanda di finanziamento all’ Inpdap (quindi con esclusione anche dei prestiti pluriennali garantiti), hanno comunque la possibilità di ottenere prestiti a tassi più convenienti, richiedendo una normale cessione del quinto.

Ciò è dovuto al fatto che, anche se l’Inpdap non subentra direttamente a fornire garanzie, lo fa in modo indiretto, per la stabilità che caratterizza il pubblico impiego. Con minore rischio, si ha quindi un tasso più basso rispetto ai dipendenti privati. Ma bisogna essere cauti nella ricerca, in quanto ci possono essere due aspetti da non sottovalutare, e comunque da non dare per scontati:

  • l’età anagrafica del richiedente (con la cessione del quinto Inpdap l’età massima alla scadenza è di 90 anni, ma molti istituti si fermano a 75 anni o al massimo 80);
  • l’applicazione di tassi medi più bassi deve essere messa ben in evidenza già nel preventivo (specificando anche le categorie che potranno beneficiarne, ad esempio ministeriali e forze armate, ecc) vero e proprio, senza quindi lasciarsi convincere da un semplice documento di fattibilità.

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