Cessione del quinto per pensionati inps ed ex inpdap: banche convenzionate, tempi di erogazione e rinnovo del prestito
La cessione del quinto della pensione riguarda tutti i pensionati Inps, per cui con l’unificazione dei vari enti previdenziali, interessa in sostanza la quasi totalità dei pensionati. Bisogna sottolineare che l’Inps non prevede la possibilità di erogare direttamente la cessione del quinto della pensione, ma per garantire una maggiore tutela ai pensionati stipula convenzioni con banche e finanziarie.
Che cosa prevedono le convenzioni?
La cessione del quinto Inps è rivolta ai pensionati che non hanno superato l’età massima prevista dalla banca o dalla finanziaria prescelta e che allo stesso tempo hanno una “quota cedibile” tale da consentirne l’erogazione. Quindi possiamo subito evidenziare come la convenzione che l’Inps stipula con le banche aderenti non semplifichi l’accesso alle richieste di cessione del quinto ma garantisca condizioni economiche agevolate. Quindi in sintesi gli obiettivi di queste convenzioni sono sostanzialmente due:
- spuntare delle condizioni più favorevoli rispetto a quelle proposte dalle banche non convenzionate (con tassi di interesse più bassi o l’assenza di alcune spese accessorie quali commissioni e spese di istruttoria, ecc),
- garantire l’applicazione di tassi di interesse inferiori al tasso di usura.
In ogni caso rimane il limite del tipo di pensione percepita, in quanto non tutte le pensioni pagate dall’Inps permettono di accedere alla cessione del quinto della pensione.
Pensioni escluse dalla cessione del quinto
Si tratta di tutte quelle pensioni che sono atte a garantire dei livelli di assistenza per questioni di inabilità al lavoro, o anche per il raggiungimento dei livelli minimi di mantenimento. In generale si tratta di pensioni o assegni che hanno carattere di tipo “sociale ed assistenziale”.
Attenzione! Quindi sono escluse le pensioni di invalidità, quelle sociali e minime, assegni al nucleo familiare o di sostegno del reddito, e prestazioni di esodo.
N.B.: non rientrano nella cessione del quinto Inps i prestiti pluriennali diretti, i quali vengono erogati con i tassi e secondo le condizioni riportate nell’apposito regolamento. Si tratta di condizioni e requisiti minimi che appartenevano ai prestiti ex Inpdap, e lo stesso vale per le modalità di richiesta e di concessione. Stesso discorso per i prestiti pluriennali garantiti.
Come funziona la convenzione Inps?
Come appena detto, rivolgendosi ad una delle banche e delle finanziarie convenzionate, si godrà di una serie di garanzie, rappresentate in primis dall’applicazione di tassi che non possono superare quelli indicati nelle tabelle trimestralmente messe a disposizione dall’Inps stessa sul suo sito. A questo aspetto si aggiunge una facilitazione burocratica a partire dal certificato della quota cedibile, che viene richiesto direttamente dalla banca o dalla finanziaria convenzionata.
Le condizioni proposte dalle varie banche e finanziarie saranno poi differenti tra di loro, rispettando solo le condizioni massime economiche e procedurali che, ribadiamo ancora una volte, devono essere comuni a tutte. Detto questo ci potranno essere istituti di credito che propongono cessioni del quinto Inps con un’età massima più elevata rispetto alla media di 75 anni (potendo arrivare a 80 anni o addirittura a 90 anni) e altri che potrebbero fare sconti sui costi accessori o quelli legati alla quota dell’assicurazione obbligatoria. Per conoscere queste differenze è essenziale farsi fare più preventivi e metterli a confronto.
Banche convenzionate
Nel particolare l’Inps formula una serie di condizioni raccolte in una convenzione alla quale le banche e le finanziarie sono libere di aderire. Questo permette un continuo cambiamento del numero di società che scelgono di aderire alla convenzione. Per controllare se un istituto di credito ha una convenzione attiva con l’Ente pensionistico basta andare sul sito dell’Inps e guardare nell’elenco che è aggiornato sempre seguendo l’ordine alfabetico.
Come conoscere i costi e le condizioni economiche?
La cessione del quinto Inps prevede condizioni, come già detto, differenti a seconda delle politiche di credito proposte dai vari Istituti di credito aderenti. I tassi non possono invece superare le tabelle che vengono aggiornate ogni tre mesi, considerando l’andamento dei tassi medi rilevati dall’Inps stesso. Questi variano in funzione dell’età del richiedenti ed al momento della stesura dell’articolo sono:
Dall 1°Ottobre a 31 Dicembre 2020
(Fonte: sito ufficiale Inps – Data: 23/10/2020)
N.B: questi sono i tassi massimi come Taeg ma il calcolo del monte interessi di ciascuna banca potrà essere valutato solo richiedendo direttamente uno o più preventivi.
Modalità di richiesta della cessione del quinto
Il legislatore per tutelare i soggetti che si mantengono attraverso trattamenti pensionistici (siano essi provenienti dal mondo del lavoro autonomo che da quello dipendente) ha imposto una limitazione sulle somme che sono utilizzabili come garanzia per la cessione del quinto.
Infatti la relativa rata di rimborso viene calcolata sulla pensione al netto delle imposte e della quota di pensione sociale. Per questo bisogna prima far calcolare e certificare quella che viene definita “quota cedibile” della pensione.
Questa certificazione va poi presentata insieme alla domanda di richiesta della cessione alla banca convenzionata o se si preferisce a una qualsiasi banca che ne prevede l’erogazione, e congiuntamente all’Inps, il quale si impegnerà a versare la pensione al netto dell’importo della rata al debitore, e si occuperà, di conseguenza, del versamento della rata al finanziatore.
Per approfondire l’argomento leggi anche Prestiti a pensionati.
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