Fido BancoPosta – E’ possibile richiederlo online?

Fido BancoPosta di Poste Italiane – Requisiti e tempi di erogazione

Il fido BancoPosta per la clientela retail è stato organizzato su tre tipi di offerte:

  • quella destinata alla clientela privata titolare di un normale conto corrente BancoPosta;
  • quella dedicata a chi ha un conto corrente BancoPosta convenzionato;
  • quello destinato a dipendenti in attività lavorativa o pensionati sempre delle Poste Italiane.

Andiamo a vedere le principali condizioni e caratteristiche, requisiti necessari e tempi di attivazione.

N.B. E’ prevista in aggiunta una linea di fido per Imprese formata dal Fido Affari, che permette di ottenere fino a 5000 euro e dal Fido Pos che è da 3 mila o 6 mila euro. Quello concesso ai privati è erogato da Deutsche Bank, mentre la linea di fido per chi fa impresa è concesso da Compass.

Indice

Come funziona la richiesta?

Il fido BancoPosta può essere richiesto recandosi presso uno degli uffici di Poste Italiane abilitati.

Ma attenzione, l’ufficio postale deve essere quello presso il quale è stato aperto il conto. Ovviamente in base a quanto appena detto bisogna rispettare tra i requisiti minimi necessari la titolarità di un conto corrente BancoPosta, e firmare l’apposito contratto.

Requisiti necessari

Approfondiamo subito che cosa serve per procedere alla richiesta. In base a quanto specificato dal sito ufficiale di Poste Italiane, il Fido BancoPosta può essere richiesto se si hanno come requisiti essenziali:

  • essere un lavoratore dipendente o pensionato;
  • essere titolare di un Conto BancoPosta (con massimo 2 cointestatari),
  • avere disposto l’accredito dello stipendio o della pensione sul conto,
  • avere la residenza in Italia.

La richiesta deve essere accompagnata dalla seguente documentazione di base (in caso di particolari convenzioni o promozioni ci possono essere richieste ulteriori):

  • un documento di riconoscimento in corso di validità;
  • la tessera sanitaria oppure Carta d’Identità elettronica (contenente il codice fiscale);
  • la copia dell’ultima busta paga/cedolino della pensione.

N.B. Se il conto è cointestato, il modulo di richiesta deve essere sottoscritto da entrambi i cointestatari e la documentazione deve riguardare anch’essa entrambi. Aspetti da tenere in debita considerazione visto che i tempi di erogazione sono strettamente connessi alla presentazione dei vari documenti.

due ragazze che fanno shopping

Attenzione! Il possesso di tutti i requisiti non assicura che il fido non venga rifiutato. Tutto dipende dall’esito dell’istruttoria (per esempio dalla Crif può risultare di essere cattivi pagatori, non avere emolumenti sufficienti, ecc).

(Fonte: sito ufficiale Poste Italiane – Data: 8 maggio 2022)

La scelta degli importi

La scelta potrà essere fatta su importi prefissati, che dovranno essere pari a: 1500 euro, 3000 euro oppure 5000 euro. Una volta fatta la domanda, presentata tutta la documentazione, i tempi di erogazione sono a partire da un minimo di 24 ore.

(Fonte: sito ufficiale Poste Italiane – Data: 8 maggio 2022).

N.B. Al momento della firma del contratto viene data la possibilità di avvalersi della modalità di rimborso automatico degli interessi. Ciò avviene firmando l’apposita autorizzazione che porta appunto alla liquidazione automatica degli interessi da rimborsare. Se non viene firmata il titolare del fido dovrà provvedere di volta in volta a liquidare gli importi calcolati sul fido utilizzato, entro le scadenze indicate nel contratto.

Costi e commissioni

Oltre al tasso di interesse che varia a seconda dell’importo di fido ottenuto, c’è la commissione omnicomprensiva che va liquidata in modo posticipato con cadenza trimestrale. Gli importi della commissione sono:

  • per Fido pari a € 1.500,00: € 3,75 per trimestre pari a 0,25%;
  • per Fido pari a € 3.000,00: € 5,00 per trimestre pari a 0,17%;
  • per Fido pari a € 5.000,00: € 6,25 per trimestre pari a 0,13%.

Ovviamente non si può decidere sulla carta se una soluzione conviene più di un’altra, ma bisogna rapportare i costi anche alle reali necessità di liquidità che si hanno.

(Fonte: sito ufficiale Poste Italiane – Data: 8 maggio 2022)

Che cosa si deve fare?

La prima cosa da fare è l’uso del simulatore online (vedi anche Simulazione prestito online sicura).

Riempiendo gli spazi necessari, e seguendo la guida molto semplice, si hanno le indicazioni sul costo della linea di fido che è stata scelta (pagina simulatore https://www.poste.it/simulatore-fido/index.html). Una volta conclusa questa fase, che ha carattere puramente indicativo, si dovrà fissare un appuntamento presso l’ufficio di Poste Italiane che prevede i servizi BancoPosta presso il quale è stato aperto il conto, e poi andarci fisicamente.

Lo “scoperto” per chi fa affari

Parliamo ora della sezione destinata ai clienti business. Lo scoperto concesso a coloro che hanno un conto con le Poste per i propri affari, come già accennato, può essere pari a:

  • 5 mila euro con piano di ammortamento a 24, 30 o 36 mesi e l’applicazione di un costo annuale di messa a disposizione del fido di 40 euro (0,20% dell’importo del fido);
  • 3 mila o 6 mila euro.

Il Fido BancoPosta Pos prevede una durata è di 6 mesi mentre i costi per la messa a disposizione sono pari a:

  • 30 euro annuali per la taglia small (3000€);
  • 60 euro per quella large (6000€).

Entrambi hanno anche una commissione variabile di 0,50% mensile.

(Fonte: sito ufficiale Poste Italiane – Data: 8 maggio 2022))

Conclusioni

Il fido Bancoposta presenta una discreta flessibilità. Non si deve però dare per scontato che si tratti di una proposta vantaggiosa in modo assoluto. Ad esempio, se prendiamo in esame altri conti correnti potremmo trovare aspetti positivi che mancano al Fido di BancoPosta, come ad esempio la possibilità di attivare la linea di fido online, grazie alla firma digitale, oppure il vantaggio di non dover affrontare il pagamento di alcune commissione fissa o variabile trimestrale.

Prima di fare le proprie scelte, che nel caso del fido rimangono comunque condizionate dal conto corrente che si ha e dalla banca o istituto presso il quale è stato aperto, bisogna dunque informarsi il più possibile, anche su eventuali prodotti concorrenti. Una prassi che risulta valida anche nel caso di scelta di un nuovo conto corrente. Non è corretto quindi basarsi solo su recensioni ed opinioni online, figlie di situazioni personali che nel bene e nel male fanno spesso storia a sé.

Guida al fido bancario