Prestiti Forze Armate: come fare la scelta migliore?

Esercito, Carabinieri, forze dell’ordine: guida ai prestiti convenzionati

La posizione amministrativa delle forze militari permette ai suoi dipendenti di ottenere sia i trattamenti tipici della pubblica amministrazione che prodotti ‘ad hoc’ offerti grazie ad accordi dedicati proprio alle forze armate. Tra questi prodotti e/o servizi sono molto frequenti anche i prestiti, che possono andare da quelli Inps ex Inpdap (rivolti a tutti i dipendenti della pubblica amministrazione in possesso di determinati requisiti) ai finanziamenti più tradizionali che, come già accennato, vengono proposti attraverso appositi accordi con numerose banche e finanziarie.

Tra le altre cose, le forze armate e le forze dell’ordine sono tra le categorie di lavoratori che tradizionalmente si sono mostrate particolarmente sensibili agli aspetti e vantaggi legati alle convenzioni nei vari settori, che possono andare da quello dei servizi, a quello dei prodotti finanziari o assicurativi. In particolare, sono oggetto di accordi ed agevolazioni le assicurazioni (soprattutto rca) e la sezione dei prestiti. Questi ultimi, in alcuni casi, sono specifici per una determinata categoria (ad esempio pensati per i carabinieri o per l’esercito ecc), mentre in altri casi hanno carattere più omnicomprensivo di tutti i reparti che svolgono una funzione di “forza dell’ordine”. Entriamo ora nel particolare delle varie alternative.
I prestiti per le forze armate, dai prestiti Inpdap a quelli frutto di convenzioni: quali convengono?
La principale differenza tra i finanziamenti Inpdap ed i prestiti convenzionati con le forze armate (o, più in generale, con le forze dell’ordine), sta nel fatto che i primi sono accessibili a tutti coloro che:

  • siano considerati dipendenti pubblici o statali;
  • abbiano aderito alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali;
  • abbiano maturato almeno 4 anni di iscrizione e contribuzione al fondo stesso.

I prestiti Forze armate (o forze dell’ordine) convenzionati, invece, sono dedicati esclusivamente a coloro che rientrano appunto nelle forze armate (ad esempio carabinieri, esercito, polizia, guardia di finanza, ecc), per cui è sufficiente possedere questo requisito di “appartenenza”, senza dover effettuare alcuna iscrizione od ulteriore azione od aver maturato una certa anzianità. Tali finanziamenti sono quindi richiedibili sia da coloro che sono in servizio da pochi mesi, sia da coloro che lo sono da anni o addirittura prossimi alla pensione.

prestiti per militari

Vantaggi e limiti delle due alternative

I prestiti Inpdap sono quelli che prevedono l’applicazione di tassi di interesse più bassi, ma spesso sono limitati nell’estensione dei vantaggi anche a soggetti collegati con il beneficiario (ad esempio parenti che non siano figli o genitori) e soprattutto seguono il principio di assegnazione fino all’esaurimento del plafond del fondo stesso, per cui si rischia di vedere la propria domanda insoddisfatta.

Tutte le difficoltà ed i limiti dei prestiti Inpdap, non appartengono invece ai prestiti convenzionati che, però, presentano tassi generalmente maggiori anche se potenzialmente agevolati rispetto a quelli proposti al di fuori delle convenzioni.
La scelta della convenzione, poi, dipende anche dal tipo di finanziamento di cui si ha bisogno, in funzione anche dell’importo massimo e della durata che quella banca o quella finanziaria prevedono di erogare. A livello delle tipologie di prestito offerte, nel caso dell’Inpdap si può scegliere tra piccolo prestito Inpdap o cessione del quinto Inpdap mentre nel caso delle banche o finanziarie la scelta può includere anche i prestiti di consolidamento o finalizzati, la cessione del quinto, mutui (surroga, ristrutturazione, prima e seconda casa), ecc.

documenti prestiti forze armate

Esempi di prestiti per le forze armate

Passiamo ora a proporre alcuni esempi di banche che sono solite proporre convenzioni con le forze armate, sottolineando come si tratti di elenco esclusivamente esemplificativo e soggetto a possibili variazioni visto la caratteristica di ‘temporaneità’ delle convenzioni stesse.

  • Bnl è la banca più attiva nella proposta di prestiti dedicati interamente alle forze armate (in questo quadro, anche se con minore costanza, si inserisce anche Intesa Sanpaolo). Le condizioni applicate sono generalmente interessanti, ma la determinazione dei costi dipende dall’importo e dalla durata scelta. Da sottolineare il fatto che, come età massima del richiedente, questa banca è quella che si spinge più avanti, arrivando fino a 90 anni. In quest’ottica Bnl prevede una buona scelta anche per coloro che hanno terminato il servizio essendo ormai pensionati dell’Arma o dell’Esercito;
  • Cb è una finanziaria che offre cessione del quinto e prestito con delega dedicato proprio ai membri delle forze armate ed esercito. I piani di ammortamento vanno dai 2 ai 10 anni, e non sono previsti requisiti di anzianità minima;
  • Anche Italcredi, con Megliocredi, è tra le società finanziarie più attive sul fronte di convenzioni incentrate sui prestiti a forze armate, forze dell’ordine, polizia penitenziaria e non solo.

(Fonte: siti ufficiali Bnl/Cb/Intesa Sanpaolo/Italcredi/Megliocredi – Data: 29 gennaio 2020)

A chi rivolgersi?

Se si è pensionati o in servizio, in possesso dei requisiti previsti per la richiesta del prestito pluriennale Inpdap diretto o quella garantito, ci si deve rivolgere alla propria amministrazione la quale seguirà due strade differenti in funzione del finanziamento scelto. Per la precisione:

  • prestito diretto: si occupa della compilazione dei documenti e presentazione della domanda in modalità telematica;
  • prestito garantito: comunica le banche e le finanziarie che sono convenzionate con questo tipo di prestito, poi, una volta che il dipendente ha fatto una richiesta di prestito garantito con una di esse, dialogherà per fornire i documenti necessari se richiesti (la banca o finanziaria comunica con i dati Inps tramite gli appositi servizi telematici).

banche convenzionate

Se invece si desidera conoscere quali siano i prestiti in convenzione al di fuori dell’ente pensionistico si può:

  • fare una ricerca sulla propria intranet;
  • chiedere all’amministrazione;
  • rivolgersi al responsabile dei servizi ‘dopolavoro’ (tipo Cral o simili) che spesso stipulano le convenzioni con carattere territoriale o locale.

Per reperire informazioni sulle convenzioni nazionali, si può inoltre consultare l’apposita pagina disponibile sul Ministero della Difesa o degli Interni a seconda che si rientri nelle forze armate come militari, oppure come polizia di stato, ecc). In alternativa si può anche consultare il sito del proprio ‘corpo’ (per esempio il comando generale dell’Arma dei Carabinieri, ecc), poiché le convenzioni potrebbero essere ristrette solo ad uno specifico comparto od ancora recarsi presso le banche che tradizionalmente hanno offerto questo tipo di convenzioni e accertarsi delle condizioni del momento. Tranne che nell’ultimo caso, in tutti gli altri bisogna verificare se c’è un referente specifico a cui rivolgersi per poter accedere alla convenzione.

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