Come richiedere un finanziamento ad Invitalia?
Il problema dell’occupazione ha spinto i governi a più riprese ad approvare decreti per stanziare dei fondi destinati a incentivare lo sviluppo e l’avvio di attività di tipo imprenditoriale o di autoimpiego.
Uno dei provvedimenti più importanti è stato realizzato tramite il decreto che ha portato alla nascita del prestito Sviluppo Italia. Trattandosi di fondi stanziati dai governi, per potervi accedere bisogna seguire le regole tipiche dei bandi di concorso, e per la stessa ragione non è detto che il proprio progetto trovi, in tutto o in parte, l’erogazione delle somme richieste a causa della mancanza di denaro nel fondo stesso.
Il fondo Sviluppo Italia è diventato Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A) ma le caratteristiche di fondo sono rimaste le stesse. Per poter accedere ai fondi è inoltre necessario che:
- il fondo sia attivo (ovvero ci siano stanziamenti);
- che la propria registrazione sia andata a buon fine (da fare sul sito Invitalia, semplicemente inserendo i propri dati e i codici che permettono l’accesso);
- che ci si sia loggati;
- che venga compilata la domanda direttamente on line nell’apposita sezione.
Le caratteristiche del Fondo Sviluppo Italia
I prestiti vengono stanziati per attività di autoimpiego relative a:
- Franchising (nelle forme di ditta individuale oppure in quelle di società), ma solo nel caso ci si riferisca a Franchisor accreditati con Invitalia (ci si può informare direttamente sul sito di quest’ultima per conoscere l’elenco);
- Microimprese (nella forma di società) con somme max erogabili di circa 129 mila euro;
- Attività che rientra come lavoro autonomo (nel caso si scelga la forma della ditta individuale) con un importo max di poco superiore ai 25 mila euro.
Il programma, oltre all’erogazione delle somme, prevede anche l’affiancamento di personale e uffici preposti ad offrire supporto e formazione per garantire il raggiungimento degli obiettivi che ci si è prefissati, e aumentare le chance di sopravvivenza della nuova attività soprattutto nelle fasi più difficili.
Questo genere di interventi dovrebbe avvenire in modo automatico, anche se nella maggior parte dei casi si tratta di meccanismi farraginosi che, nella realtà, non si attivano da soli.
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