Prestiti per commercianti: guida alle possibili alternative

Prestiti e finanziamenti a commercianti: come fare la scelta migliore?

Le attività commerciali possono essere svolte tramite la creazione di una ditta individuale, oppure di una società, per cui non esistono dei veri e propri prestiti specifici per i commercianti, quanto piuttosto delle tipologie di finanziamento pensate per le necessità differenti che il volume di affari, e il tipo di settore possono far emergere.

Questo a partire dal primo aspetto principale, che è quello della gestione degli incassi e dei pagamenti, sopperendo sia a momentanee fasi di squilibrio dei conti con che a situazioni di vera e propria difficoltà. Per questa ragione le banche sono portate a inserire l’offerta dei prestiti all’interno di pacchetti di servizi, che partono proprio dalla proposta di conti correnti atti a semplificare e tenere sotto controllo i flussi in entrata e in uscita dei pagamenti.

Casi particolari: i titolari protestati

La maggior parte delle attività svolte dai “commercianti” avvengono sotto forma di società semplice, impresa familiare, oppure ditta individuale. Quindi di fatto si devono ricercare i prestiti destinati a questi target di clientela.

Tuttavia se il titolare è stato iscritto nel registro dei protestati, allora la situazione si complica ulteriormente, poiché le possibili alternative sono ancora ridotte. Affianco alle forme di prestito che rientrano tra i cambializzati, si possono considerare i mutui di liquidità, con garanzia ipotecaria su un immobile, oppure quello su pegno (dove in garanzia può essere data anche una parte della merce).

Data la natura particolare del rapporto che lega il successo dell’attività commerciale ad una persona fisica e l’impossibilità di distinguere i singoli patrimoni, nella maggioranza dei casi si va a ricadere nei prestiti personali.

E’ inoltre possibile tentare la via dell’anticipo sulle fatture: non solo grandi banche come Unicredit, Intesa Sanpaolo e Bnl ne offrono la possibilità, ma anche quelle di credito cooperativo come la Bcc e le casse rurali hanno questo genere di servizio. Quindi prima di mettersi a cercare altrove, è buona norma, per chi ha un’attività commerciale, instaurare un rapporto fidelizzato con la propria banca, che va scelta a monte per la completezza dei servizi proposti e per la disponibilità che (come politica aziendale) viene accordata su questi strumenti specifici.

Gli aiuti regionali

Purtroppo a meno si situazioni limite (come nel caso dei fondi destinati a commercianti e piccoli imprenditori nel caso di rischio di usura o addirittura una volta caduti vittime), non si ha una vasta scelta per i finanziamenti agevolati o a fondo perduto (più facile affidarsi a quelli convenzionati con la propria categoria di appartenenza). Si possono avere delle deroghe, ma sono molto limitate, e per lo più frutto di interventi o collaborazioni con banche attive territorialmente, come è avvenuto nella Regione Sicilia grazie all’interveno di Unicredit in accordo con la Bei.

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