Piccoli prestiti veloci senza garanzie: quali requisiti?

Piccoli prestiti veloci senza garanzie: esistono davvero?

La necessità di richiedere un piccolo prestito può capitare a chiunque, ad esempio in un momento in cui ci sono già tante spese da sostenere o a fronte di un qualsiasi imprevisto.

Nella categoria dei ‘piccoli prestiti’ (ovvero con somme modeste) rientrano importi che vanno da qualche centinaio di euro fino a qualche migliaio. Tuttavia, anche se gli importi sono modesti, è sempre necessario possedere delle garanzie da presentare e spesso questo non è possibile, anche se a riguardo bisogna prima capire che cosa si intende per ‘garanzia’.

Differenze e tipologie di garanzie

Per garanzia si intende tutto ciò che può rassicurare il finanziatore sull’aumento delle probabilità che il finanziamento venga restituito. Non ci sono garanzie che eliminano il rischio di insolvenza al 100%, ma c’è una bella differenza tra quelle che ‘garantiscono’ percentuali del 20 o del 30% rispetto a quelle che superano la soglia del 90%.

Generalmente le banche non si tirano indietro anche se hanno delle garanzie che giudicano appena accettabili in base alle proprie politiche di credito e affrontano il rischio applicando tassi di interesse più alti, secondo la regola sempreverde che a maggior rischio deve corrispondere un maggior guadagno.

La busta paga è normalmente la garanzia ‘preferita’ dai vari istituti di credito. Stesso discorso, nel caso di liberi professionisti, per il possesso di dichiarazioni dei redditi adeguate (generalmente gli ultimi 2 Unico). Tra le altre garanzie il pegno è normalmente ben accetto, così come la cambiali. Ricordiamo che la garanzia potrà essere riferita al richiedente stesso oppure ad un altra figura, che prende appunto il nome di garante, nei confronti del quale la banca potrà rivalersi in caso di inadempienza.

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Come si può capire, quindi, è sufficiente avere come requisiti quelli minimi previsti dai vari istituti di credito, che devono essere appurati direttamente con la banca o finanziaria prescelta. Non solo, anche all’interno di una stessa tipologia di garanzia possono esserci delle variabili. Per esempio, in caso della busta paga molto dipende dal tipo di contratto di dipendenza, nel caso di un pegno dal tipo di bene messo in garanzia, in caso della cambiale dal rispetto di tutta la procedura.

Differenze tra prestiti veloci e ordinari

La vera differenza riguarda la tempistica di valutazione e approvazione. A riguardo i requisiti giocano ancora un ruolo molto importante. Per esempio riescono ad essere veloci pegno e cambiale, alcuni tipi di prestito pre valutato, mentre può richiedere più tempo l’inserimento di un garante, in quanto andranno fatte delle valutazioni molto più approfondite da parte dell’istituto di credito. Per queste ragioni, se si ha bisogno di una risposta molto veloce, è meglio scegliere un tipo di prestito con garanzia contestuale, come appena indicato. In alternativa, se la somma necessaria lo permette, si può sfruttare la linea di credito di una carta revolving.

Quale può essere un importo ‘piccolo’?

Nell’ambito di piccoli prestiti possiamo trovare alcune società finanziarie che offrono al massimo 1500 euro, altre che arrivano fino a 5 mila euro. Se si hanno poche garanzie o si è senza la possibilità di rafforzarle, allora bisogna prediligere importi più bassi e optare per piani di rimborso il meno lunghi possibile, poiché più si allunga il piano e il numero delle rate, maggiori sono le possibilità che non si riescano a rimborsare.

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Differenze sui requisiti

Nella maggioranza dei casi i requisiti per i piccoli prestiti senza garanzie dipendono dal tipo di ‘finanziamento’ che si va a scegliere, sia per quanto riguarda le alternative on line che per quelle tradizionali. Nella quasi totalità dei casi, tra i requisiti è richiesto che ci sia una buona reputazione creditizia del richiedente e del garante o al massimo queste devono essere neutre.

Il fatto di avere una reputazione ‘macchiata’ da qualche disguido può quantomeno portare a un allungamento dei tempi di valutazione, mentre una reputazione consolidata come negativa porterà ad un rigetto della richiesta prima ancora di entrare nel merito, con probabilità altissima quindi di insuccesso.

Come altri requisiti ricordiamo che l’ordinamento italiano prevede che il finanziato sia un maggiorenne e in molti casi è prevista anche la necessità di essere residenti in Italia.

Quali le alternative più valide?

Tornando alla reputazione creditizia, questa non vale nel caso del prestito cambializzato e per quello su pegno, che funzionano diversamente rispetto alle altre tipologie, proprio perché la garanzia si sposta sul contratto (cambiali e pegno) rispetto alla persona. Rimane la necessità di essere maggiorenni e capaci di intendere e di volere, mentre quello della residenza viene meno, ancora una volta per quanto detto in precedenza, ovvero che non conta ‘la persona’ quanto il contratto e l’oggetto di quel contratto.

Credito revolving e prestiti in pre-valutazione

Un discorso a parte va fatto anche per queste due tipologie di finanziamento. Ciò è dovuto al fatto che il momento in cui avviene l’eventuale valutazione della richiesta è diverso da quello in cui si utilizzeranno fattivamente le somme accordate. Ciò li può far inserire a buon titolo in un discorso di prestito veloce, poiché quello che interessa a un finanziato è che possa usare le somme di cui ha bisogno in modo molto rapido, praticamente in modo contestuale alla necessità da soddisfare.

Tuttavia non possiamo parlare di prestiti senza garanzie in senso assoluto, dato che di norma in entrambi i casi comunque avviene una valutazione della situazione reddituale o patrimoniale del richiedente stesso.

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