Comprare auto con una cessione del quinto: un’alternativa al finanziamento?
Se si sta valutando un finanziamento per comprare l’auto, la cessione del quinto può rappresentare una soluzione alternativa a prodotti più specifici. Si tratta infatti, tranne pochissime eccezioni, di un prestito che non è finalizzato all’acquisto dell’auto, ma che è possibile adattare anche a questa finalità, più o meno come succede con un prestito personale, anche se ovviamente con delle differenze. Scopriamo di più insieme.
Quali sono le ragioni per sceglierlo
Facciamo subito un’importante premessa: la cessione del quinto non rappresenta la soluzione più economica per finanziare l’acquisto di un’auto. Se c’è la possibilità di accedere ai prestiti auto in promozione con la casa che produce il modello che interessa, questa potrebbe/dovrebbe essere la prima scelta per risparmiare (soprattutto nel caso in cui venisse proposto un tasso zero o molto basso).
Tra l’altro con le cessioni non ci si deve concentrare solo sul tasso applicato, ma bisogna considerare il costo complessivo rappresentato dal costo del finanziamento più quello della copertura assicurativa obbligatoria (a meno che non se ne faccia carico la banca o finanziaria che eroga la cessione stessa).
Se escludiamo motivazioni di carattere economico, perché si dovrebbe o potrebbe optare per una cessione del quinto per l’acquisto di un veicolo nuovo o usato ?
(vedi anche finanziamento auto usata)
Le motivazioni in effetti non sono molte, anche se alcuni vantaggi possono comunque essere evidenziati. Ad esempio, con una cessione del quinto si hanno più possibilità che la richiesta di finanziamento venga accettata soprattutto se si è nella lista di coloro che non hanno una buona reputazione creditizia (in tal caso un finanziamento ordinario finalizzato quasi sicuramente non verrebbe accettato).
Stesso discorso se si vuole una somma maggiore di quella che serve per acquistare l’auto e non si vuole o non si può accedere ai prestiti personali non finalizzati.
Come funziona la richiesta
Se si è convinti di optare per l’acquisto dell’auto tramite cessione del quinto bisogna rivolgersi ad una società che prevede questo tipo di finanziamento, senza dover necessariamente passare per la concessionaria.
I passaggi da seguire sono semplici:
- dopo un’attenta valutazione dei preventivi si sceglie la società con la quale fare la richiesta di cessione del quinto (seguendo il canale che si preferisce);
- si procede alla formale richiesta;
- una volta ottenuta la somma con la cessione del quinto questa viene usata , in tutto o in parte, per l’acquisto del veicolo, in base a quanto riportato nel preventivo pattuito con il concessionario (generalmente il pagamento avviene tramite assegno circolare o bonifico, ma possono essere pattuite anche altre modalità).
Ricordiamo che la somma ottenuta tramite cessione potrà essere utilizzata senza dover dare spiegazioni o dimostrazione dell’impiego che se ne andrà a fare (non dovranno essere forniti neppure i documenti relativi al veicolo).
N.B. In caso di assegno circolare bisogna considerare i tempi per ottenere l’accredito della somma e il rilascio dell’assegno circolare dalla propria banca, per cui bisogna avere un conto corrente. Non è prevista la consegna dell’assegno da parte della finanziaria con intestazione diretta al concessionario, proprio per la mancanza di un carattere finalizzato intrinseco nella cessione stessa.
Quanto detto fin qui vale per tutti i dipendenti (pubblici e privati) e per i pensionati, mentre solo i dipendenti pubblici hanno una strada in più da seguire rappresentata dal Prestito Pluriennale. Esaminiamo anche questa alternativa.
Prestiti Pluriennali
Come appena accennato il Prestito Pluriennale (sia garantito che diretto) può essere richiesto solo dai dipendenti pubblici e pensionati ex dipendenti pubblici. Questi devono possedere, inoltre, ulteriori specifici requisiti e cioè:
- l’iscrizione al Fondo Unitario per le Prestazioni Creditizie e Sociali;
- la maturazione di una certa anzianità di contribuzione al Fondo stesso che in media è di 4 anni ma in casi molto specifici può essere ridotto a due.
Il funzionamento è lo stesso di una cessione del quinto, in quanto la rata di rimborso è pari ad un massimo di un quinto dello stipendio netto e si trattiene l’importo a monte. Però rispetto alle cessioni ordinarie c’è una sostanziale differenza: occorre rientrare in una delle ipotesi di ‘finanziabilità’ che dipendono da motivazioni specifiche indicate nel Regolamento Inps ex Inpdap (nel caso particolare dell’acquisto di un’auto per sé, per il coniuge o per un figlio bisogna rientrare nel punto 5 del regolamento).
Per poter procedere alla richiesta bisogna presentare una documentazione ad hoc e cioè:
- stato di famiglia (autocertificabile con nota n° 2-A. Nel caso di figli che non fanno parte dello stesso Stato di famiglia bisogna allegare autocertificazione di legame di parentela);
- il preventivo dettagliato della spesa da sostenere;
- la dimostrazione dei pagamenti come anticipo fatti pari ad almeno il 5% della spesa da finanziare.
Come si può capire, quindi, una delle differenze principali con la cessione del quinto sta proprio nel fatto che qui ci troviamo davanti a prestiti Inps ex Inpdap finalizzati all’acquisto dell’auto, il che non permette di chiedere somme maggiori al preventivo di spesa o di destinare poi la somma ad altro.
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