Cessione del quinto con segnalazione al Crif: è possibile?

Cessione del quinto con segnalazione al Crif

Uno degli aspetti che vengono spesso indicati come positivi per quanto riguarda la cessione del quinto è legato al fatto che questo finanziamento può essere richiesto anche da chi è segnalato al Crif. Ma è davvero così?

A riguardo bisogna prima chiarire che, a differenza di quello che si possa pensare, non sempre una segnalazione al Crif è un evento negativo. Tale segnalazione potrebbe infatti sottolineare comportamenti virtuosi da parte del richiedente un finanziamento.

Questo concetto è molto importante per il fatto che la scelta della cessione del quinto deve essere fatta con attenzione soprattutto quando ci possono essere alternative percorribili. Si tratta infatti generalmente di una scelta onerosa, a causa della componente dell’assicurazione obbligatoria, e che quindi va fatta avendo tutte le informazioni necessarie a riguardo.

Come valutare le segnalazioni

Come già anticipato, le segnalazioni alla Crif possono spaventare, ma in realtà ogni nostro rapporto con il mondo del credito viene segnalato. Se siamo stati virtuosi nei pagamenti e regolari nei rimborsi, potremo contare su una serie di segnalazioni positive, che sono indispensabili per creare e consolidare una buona reputazione creditizia. Allo stesso modo eventuali atteggiamenti non regolari porteranno a segnalazioni negative, con iscrizione anche nelle varie liste nere, che contribuiranno a creare una reputazione creditizia negativa.

È sempre possibile chiedere la cancellazione delle segnalazioni, ma quando si procede in questo senso si ottiene una tabula rasa tanto per quelle negative (che si possono chiedere solo al superamento della difficoltà, come un ritardo di pagamento) che per quelle positive.

Ribadiamo quindi ancora una volta che non tutte le segnalazioni sono negative. Anzi tende a essere più elevato il numero di quelle positive se si è maturata una certa esperienza con il mondo del credito con una conseguente maggiore facilità ad ottenere finanziamenti.

Fatto questo appunto è altrettanto vero che bastano una o due segnalazioni negative per vedere compromessa una buona reputazione costruita in molti anni.

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È vero che i segnalati al Crif non possono chiedere un prestito?

Da ora in poi prenderemo in considerazione solo le segnalazioni negative.
In linea generale, non ci sono regole fisse che stabiliscono che in caso di una segnalazione negativa non si possa ottenere un finanziamento, ma per le banche tale condizione può essere l’indicazione di una situazione particolarmente rischiosa. Chi di noi, infatti, presterebbe con tranquillità dei soldi a qualcuno che già in passato non è riuscito a restituirli con regolarità?

Poi però ci possono essere delle risposte diverse: alcune società potrebbero tollerare due o più ritardi, mentre per altre anche solo un ritardo può diventare motivo di rifiuto. In più bisogna considerare anche il fatto che quello del Crif è un elenco ufficiale, ma le finanziarie e le banche hanno anche dei propri archivi. Proprio per questo può capitare che la segnalazione negativa al Crif dopo un certo lasso di tempo venga meno, mentre per la banca o la finanziaria quella segnalazione rimanga iscritta nel proprio database, portando a una risposta negativa inaspettata anche molto tempo dopo.

In conclusione, anche se non è sempre così, è molto probabile che se si ha una segnalazione negativa non si troverà il modo di ottenere il prestito.

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Cosa cambia con la cessione del quinto

Pur essendo un prestito personale, la cessione del quinto sposta la garanzia dal soggetto allo stipendio in quanto non sarà il dipendente finanziato a occuparsi del rimborso delle rate, ma queste saranno trattenute a monte dal datore di lavoro che poi provvederà al rimborso. Questo cambiamento di prospettiva muta ogni cosa detta fino ad ora, in quanto non ha più importanza che il finanziato sia poco affidabile, perché non sta a lui decidere se e quando fare i rimborsi.

Per questa ragione (e per il fatto che la cessione del quinto non è soggetta ad alcuna valutazione sul merito del credito) è possibile ottenere la cessione del quinto anche da chi è segnalato al Crif. Anzi questo tipo di indagine è del tutto superflua da parte della banca o della finanziaria.

Protestato o cattivo pagatore

In linea generale, per una società non fa molta differenza se a chiedere la cessione del quinto sia una persona segnalata per un ritardo di pagamento, o già iscritta nella black list come cattivo pagatore o protestato. Tuttavia c’è una bella differenza tra un cattivo pagatore e un protestato. Quest’ultimo va incontro infatti ad una serie di limitazioni previste proprio dalle legge, che possono interessare vari ambiti finanziari.

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Proprio per questo le società che propongono la cessione del quinto possono, a monte, decidere se finanziare tutti i dipendenti che hanno i requisiti oggettivi necessari (per esempio tipo di contratto, monte ore lavorate, azienda sia per settore che per veste giuridica, numero minimo di impiegati) oppure escludere qualcuno.

Se i cattivi pagatori possono stare tranquilli, può capitare invece che un protestato risulti un soggetto giudicato non finanziabile per politiche interne all’istituto di credito. Questo genere di informazione va quindi chiesta subito, ancora prima di farsi fare un preventivo.

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