Cessione del quinto con acconto immediato: vantaggi e svantaggi

Cessione del quinto acconto immediato: è davvero veloce?

Quando non si ha la possibilità di programmare con ampio preavviso la richiesta della cessione del quinto, la possibilità di ottenere un anticipo può essere un aspetto importante, soprattutto se si deve far fronte ad un’emergenza.

Ma anche se è prevista la possibilità di ottenere la cessione del quinto con acconto immediato si deve sempre considerare la struttura di questo tipo di finanziamento. Ricordiamo infatti che la cessione non coinvolge solo il finanziato e il finanziatore, ma anche un terzo soggetto, che è il datore di lavoro.

Quindi cerchiamo di capire, se rimanendo sempre nell’ambito della zona dei prestiti, la cessione del quinto può rappresentare la soluzione più adatta a situazioni di emergenza, e come e quando si può ottenere l’acconto ‘immediato’.

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Quando e come ottenerlo

Entriamo nel particolare della normativa affermando subito come la possibilità di ottenere una parte del prestito sotto forma di acconto immediatamente non sia esclusa a livello generale. Anzi è proprio una ‘possibilità’ concessa al finanziato, quindi si tratta di un qualcosa che si può ottenere per regolamento ma solo dietro esplicita richiesta. Non ci sarà quindi mai una proposta di questo tipo fatta in modo autonomo dal finanziatore (sia banca o finanziaria).

Un altro aspetto, legato più alla sfera formale, riguarda invece i tempi di richiesta. Infatti quando si sta chiedendo la cessione del quinto, contestualmente con la presentazione della documentazione, bisogna specificare che si vorrebbe un anticipo immediato. E’ altresì necessario informarsi anche della percentuale massima che potrà essere concessa, trattandosi di importi che vengono calcolati in misura che va dalla metà circa della somma riconosciuta fino a un massimo intorno al 70% circa (N.B. Il discorso cambia da società ad altra società).

Anche come modalità non c’è uniformità tra i vari istituti di credito. La richiesta potrebbe necessitare un modulo apposito od un allegato al contratto ‘base’. Per conoscere le formalità è quindi essenziale interfacciarsi con la banca o la finanziaria alla quale ci si è rivolti.

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Quanto è rapida la risposta?

Ricordiamo che per come è strutturata la cessione del quinto i tempi di controllo del possesso di tutti i requisiti necessari, e poi quelli di risposta da parte del datore di lavoro e dell’assicurazione, non sono particolarmente brevi. Proprio per sopperire a queste lungaggini che non possono essere superate con facilità, allora è stata introdotta la possibilità di concedere un ‘anticipo’.

Tuttavia anche se il controllo delle varie componenti formali oggettive sono positive, solo in caso di una valutazione ufficiosa del tutto positiva, il finanziatore può procedere a fare il bonifico dell’anticipo, che non sarà quindi così immediato come si potrebbe capire dalla definizione. Il termine più giusto dovrebbe essere solo di acconto concesso in modo anticipato rispetto all’erogazione dell’intera somma.

Detto questo il risparmio di tempo è comunque evidente, si evitano infatti ulteriori perdite di tempo che potrebbero riguardare l’intervallo di risposta dell’azienda, quando di fatto l’assicurazione e la finanziaria hanno ormai dato parere positivo (si tratta solo di aspetti del tutto formali oltre che lungaggini ‘burocratiche’).

La rapidità dipende infine anche dalla categoria di appartenenza che a sua volta influenza la fase di valutazione. Per esempio per un dipendente pubblico (approfondimento: Cessione del quinto dipendenti pubblici) o un pensionato, la tempistica di valutazione è in generale più veloce, poiché manca la componente di analisi della solidità dell’azienda che invece avviene in caso di dipendenti privati (approfondimento: Cessione del quinto dipendenti privati). Di conseguenza anche l’anticipo si può ottenere più velocemente.

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E’ possibile anche dopo la firma del contratto?

Può capitare che l’urgenza avvenga non nel momento della richiesta e che quindi non si possa procedere alla richiesta di acconto contestualmente alla domanda di cessione del quinto. A riguardo è importante non andare oltre le due settimane dalla firma del contratto. Entro questa tempistica, se la richiesta avviene subito o al quindicesimo giorno non cambia quasi nulla per vedersi la somma erogata come anticipo. Oltre le due settimane invece le formalità da espletare potrebbero portare a rifiutare questa richiesta, poiché la finanziaria o banca deve preparare un contratto di prefinanziamento che accompagnerà l’erogazione della somma anticipata.

Quindi formalmente si ha un altro finanziamento che viene estinto con la somma che nella cessione del quinto viene scorporata dalla somma complessiva, per andare a coprire la somma già erogata. Trattandosi di un finanziamento a parte questo verrà estinto pagando anche gli interessi che nel frattempo sono maturati.

Questo permette di affermare che la richiesta di un anticipo per la cessione del quinto non è particolarmente conveniente e va usata solo in caso di effettiva necessità.

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