Prestiti per dipendenti ospedalieri: convenzioni o prestiti Inps?

Prestiti per dipendenti ospedalieri: le alternative

All’interno della categoria dedicata ai prestiti per dipendenti ospedalieri possiamo trovare tante soluzioni differenti, dai finanziamenti dedicati a una o più sottocategorie di lavoratori (infermieri, dottori, ecc), a forme di prestito più generiche, fino a proposte intermedie dove a mitigare le condizioni subentrano delle specifiche convenzioni o accordi.

Per fare una distinzione dobbiamo quindi partire da alcune specifiche e cioè il tipo di rapporto che lega il lavoratore ospedaliero con l’amministrazione (se professionista con partita Iva o dipendente) e conseguentemente il tipo di impiego. A seconda della categoria di appartenenza si potrà infatti accedere alle varie alternative che si dividono nei seguenti 4 macro gruppi:

  • prestiti personali (e non) dedicati a specifiche categorie (quindi prestiti frutto anche di convenzioni con la struttura ospedaliera nello specifico o a livello nazionale);
  • cessione del quinto: disponibile solo se si è dipendenti e si hanno i requisiti minimi necessari per la richiesta (anzianità di servizio o, se con contratto a tempo determinato, durata residua del contratto);
  • finanziamenti dedicati agli iscritti all’ordine con preclusione per tutti gli altri dipendenti, anche se della stessa struttura ospedaliera;
  • prestiti per dipendenti pubblici qualora l’ospedale risulti una struttura pubblica.

prestiti per medici e dipendenti ospedalieri

I prestiti dedicati a specifiche categorie

Le soluzioni più specifiche sono quelle legate agli ordini e in particolare all’Enpam che tramite accordi con vari istituti di credito riserva condizioni riservate agli iscritti all’ordine di Medici, con dei distinguo che possono riguardare gli specializzandi rispetto ai medici. Per conoscere le condizioni, i prestiti disponibili, i requisiti per accedervi, ci si deve rivolgere agli appositi uffici dell’ordine stesso. Nella sezione dedicata del sito ufficiale Enpam è comunque possibile dare un’occhiata all’offerta di finanziamenti disponibili oltre che ai requisiti minimi richiesti.

prestiti

Ai medici iscritti all’ordine l’Enpam offre anche un mutuo in maniera diretta. Le alternative per quanto riguarda la finalità sono l’acquisto prima casa od interventi (e acquisto) dello studio professionale. In entrambi i casi la cifra massima richiedibile è pari a 300mila euro.

(Fonte: sito ufficiale Enpam – Data: 26 agosto 2020)

Le tipologie di prestiti per i dipendenti delle Pa

A riguardo non si deve andare nello specifico del tipo di attività lavorativa svolta mentre si devono possedere i requisiti previsti per dipendenti pubblici dai prestiti ex Inpdap e più precisamente dal regolamento del Prestito Pluriennale. Bisogna in primis possedere i requisiti di anzianità di iscrizione al Fondo Unico per le Prestazioni Creditizie e Sociali e aver effettuato la contribuzione necessaria.

Nel solo caso dei dipendenti con contratto di lavoro a tempo determinato è richiesta anche una durata residua del contratto almeno pari alla durata del prestito che potrà essere di 60 rate o 120 rate a seconda della motivazione che spinge a farne richiesta.

Il tasso applicato è svincolato dall’andamento dei tassi di mercato ma è deciso con apposito regolamento se si tratta del pluriennale diretto, mentre è agevolato con applicazione di sconti se si opta per quello indiretto o garantito. In questo secondo caso non è il Fondo unitario che eroga gli importi ma sono le banche che hanno aderito all’apposita convenzione. Nelle agevolazioni va inserito anche l’aspetto della procedura di richiesta che è interamente telematica.

A queste tipologie si aggiunge, per durate più brevi, il piccolo prestito ex Inpdap o NoiPa, che prevede la durata massima di rimborso di 48 mesi (a meno di richieste di rinnovo) mentre l’importo richiedibile è strettamente legato all’entità dello stipendio netto percepito.

N.B. Si tratta di prestiti accessibili anche a chi è in pensione ma sempre se si sono mantenuti i criteri minimi necessari per la richiesta. Nel pensionamento bisogna chiedere di nuovo l’iscrizione al Fondo Unico per contribuire con le aliquote ridotte da pensionato.

Le convenzioni ‘private’

Le strutture ospedaliere possono stipulare in autonomia delle convenzioni con banche e finanziarie. In questi casi tutti coloro che sono indicati come possibili destinatari possono procedere alla richiesta. Gli accordi possono essere per tutti i dipendenti o per specifiche categorie per esempio amministrativi o medici, infermieri o dipendenti della manutenzione. La tipologia più usata per questo tipo di accordi è la cessione del quinto ma non mancano i prestiti personali. Per conoscere le banche convenzionate e le modalità di accesso alle agevolazioni, bisogna rivolgersi all’amministrazione che si occupa di questo tipo di mansioni.

Non solo, tali convenzioni non sono soggette a rinnovi ‘obbligatori’ alle condizioni precedenti. In tale ottica si può rischiare di ritrovarsi davanti a condizioni cambiate nel momento della richiesta effettiva. Per tale motivo è sempre consigliabile informarsi preventivamente.

finanziamenti

Differenze e problemi nella scelta

Ogni soluzione di prestito presenta degli aspetti positivi e degli aspetti negativi, che possono anche non riguardare solo la convenienza. In alcuni casi ad esempio ci possono essere dei limiti sui tempi di accesso, che possono portare la scelta più economica, in fondo alla lista delle preferenze perché l’urgenza di denaro richiede tempi di risposta molto brevi. In altri casi ci sono dei limiti di importo massimo che non può essere superato con quel tipo di finanziamento e quindi si dovranno considerare altre opzioni anche se non dedicate appositamente al personale ospedaliero.

Quindi nel dubbio, quando si hanno varie opportunità di scelta, ci si può far guidare dalla mera convenienza, mentre in altri casi bisogna guardare alla soluzione che risponde nel modo migliore al momento di necessità, senza avere delle preclusioni a monte nella decisione. In tutti i casi è sempre consigliato fare prima una simulazione o richiedere vari preventivi. Per ottenerli in modo gratuito servono generalmente solo:

  • ultima busta paga o modello Unico;
  • carta di identità;
  • codice fiscale.

Quello che deve rimanere come punto cardine nelle proprie scelte è il criterio della sostenibilità della rata, che va fatta considerando gli altri impegni mensili che si hanno e il budget speso per le necessità correnti.
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